In questa puntata, curata da Veronica Roncato di Cube Radio, la radio dell’Istituto universitario salesiano di Venezia IUSVE viene presentato parlato dell’obiettivo n. 6 della Politica agricola comune, ovvero salvaguardare il paesaggio e la biodiversità.
Siamo andati a Trecenta, in provincia di Rovigo, all’interno dell’azienda agricola gestita da Cristina Lunardi, che ha scelto di ritornare all’agricoltura dopo la laurea e un lavoro consolidato all’interno di una multinazionale che attraverso la pratica dell’elicicoltura, ovvero l’allevamento di chiocciole, e della coltivazione di grani antichi ha scelto di arrestare e invertire la perdita di biodiversità nel suo territorio.
La zona del rodigino, ricca di biodiversità, è l’ambiente ideale per osare l’approccio a questo tipo di sperimentazioni, come l’elicicoltura, una forma di allevamento che ha, almeno, 6000 anni di storia. Attualmente, in Italia, ci sono più di 1000 allevamenti di cui oltre il 70% segue il metodo “Cherasco” una modalità rigorosamente naturale, poco invasiva e rispettosa delle leggi della natura che fa leva sostanzialmente su una nutrizione esclusivamente vegetale.
L’allevamento di chiocciole, nel rispetto di una sana alimentazione e dei ritmi biologici, garantisce non soltanto la qualità ma è anche rispettoso di un equilibrio biologico che va a instaurarsi nell’ambiente circostante all’allevamento L’elicicoltura alimenta almeno 13 settori produttivi, da quello alimentare a quello farmaceutico e cosmetico. Sempre a proposito di preservazione della biodiversità abbiamo chiesto al professor Angelo Frascarelli, docente di economia agroalimentare all’Università di Perugia, quale possa essere la prospettiva collegata alla politica agricola comunitaria.
Quali possono essere gli aiuti concreti che gli agricoltori possono ricevere direttamente e quali siano le condizioni per ottenerli nella politica agricola 2023-2027. Cristina Lunardi ha scoperto anche grazie ad Agrinet Young la possibilità di accedere a sostegni messi a disposizione nell’ambito della Politica Agricola Comune. Prevede, pertanto, di farne richiesta prima della fine di quest’anno.