A Villanovaforru, in occasione della ricorrenza de Sa die de sa Sardigna, sono proposte visite guidate in sardo al museo archeologico, in collaborazione con lo sportello della lingua sarda del Sud Sardegna: Venerdì 28 aprile (h. 17.00 ), sabato 29 aprile (h. 11.00), domenica 30 aprile (h. 11.00).
Villanovaforru con le sue visite guidate. Il 28 aprile in occasione de sa Die de sa Sardigna, una delle feste tradizionali dell’Isola, dove si celebra in particolare l’orgoglio sardo. Sa die de sa Sardigna è la festa del popolo sardo. Che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi”, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794. Con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano, in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola titolare del Regno di Sardegna.
I Sardi chiedono che venga loro riservata una parte degli impieghi civili e militari e una maggiore autonomia rispetto alle decisioni della classe dirigente locale. Il governo piemontese rifiutò di accogliere qualsiasi richiesta, perciò la borghesia cittadina con l’aiuto del resto della popolazione scatenò il moto insurrezionale.
La scintilla che fa esplodere la contestazione è l’arresto ordinato dal viceré di due capi del partito patriottico, gli avvocati cagliaritani Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor. Siamo appunto al 28 aprile del 1794: la popolazione di Cagliari inferocita decise di allontanare dalla città il viceré Balbiano e tutti i Piemontesi, che nel mese di maggio di quell’anno erano imbarcati con la forza e rispediti nella loro regione. Incoraggiati dalle vicende cagliaritane, gli abitanti di Alghero e Sassari fecero altrettanto.
Il 14 settembre 1993 il Consiglio regionale ha deciso di rendere il 28 aprile un giorno di festa in tutta l’Isola e il Sa Die de sa Sardigna, oggi, è l’occasione per la celebrazione culturale e promozionale della Sardegna.