Lo scopo è concepire la scuola come un lungimirante ambiente educativo. Sinergia attivata tra Comune, Legambiente Ecovolontari e Formula Ambiente
Pacifica invasione degli studenti e pulizia dell’intera spiaggia della Cinta per una mattina dedicata all’ambiente. La Sardegna è un’Isola chiamata Paradiso. Di più, è un insieme di paradisi naturali da tutelare. Da tutelare insieme, a cura di soggetti istituzionali, privati pubblici che abbiano a cuore la bellezza dei luoghi, l’unicità degli scorsi e la sostenibilità ambientale.
Un paradiso da tutelare, insieme. Questa è la parola d’ordine che muove gli intenti e supera gli ostacoli della burocrazia. Così accade a San Teodoro, una delle mete turistiche più ambite dell’intero mediterraneo, avvolta in una sciarada sabbia bianco latte che abbandonato l’inverno si trasforma in un’enorme e candido litorale.
Proprio a San Teodoro infatti sono in pieno svolgimento le attività di sensibilizzazione ambientale, parte di un efficace intervento fortemente volute dall’amministrazione comunale di San Teodoro con il supporto di Formula Ambiente, Ecovolontari e Legambiente.
Quale strumento migliore per “trasmettere, comunicare e insegnare” se non una lezione frontale a cielo aperto con la sabbia bianca della Cinta a fare da enorme banco e aula ed i ragazzi e le ragazze, giovanissime e sensibili alle tematiche ambientali, interlocutori interessati e partecipi oltre che arte in casa al tavolo del determinati.
“La scuola primaria a lezione di bellezza e sostenibilità, con l’intento di concepire proprio l’Istituzione scolastica come ambiente educativo costituito da esperienze concrete e apprendimenti riflessivi, strumento utile al conferire senso all’esperienza diretta a contatto con la Natura da parte dei bambini: se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco. Suonata la campanella, studenti e insegnanti hanno dato vita ad una pacifica invasione della spiaggia per liberarla dai rifiuti che ancora in troppi abbandonano sul litorale recando grave danno a questo splendido ecosistema”.