Non riesco a smettere di fumare: gli strumenti alternativi per vincere la dipendenza
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) forniti in occasione della “Giornata mondiale senza tabacco 2022“, quasi 1 persona su 4 in Italia è un fumatore.
Sono numeri da brivido se pensiamo che il fumo provoca il cancro e tante altre malattie, ma nonostante ciò tante persone incontrano un’immensa difficoltà a smettere di fumare. La causa è la forte dipendenza causata dalla nicotina contenuta nel tabacco, che dà assuefazione al consumatore.
Tuttavia, laddove la forza di volontà e i metodi classici non bastano, ecco che possono essere d’aiuto degli strumenti tecnologici, come ad esempio le sigarette elettroniche, tra cui quelle monouso.
Le sigarette elettroniche
Si tratta di dispositivi elettronici che vaporizzano appositi e-liquid da utilizzare al posto della sigaretta tradizionale, ma non contengono tabacco e nemmeno l’enorme quantità di sostanze tossiche e cancerogene del fumo, poiché in questo caso non avviene alcuna combustione.
L’aerosol delle e-cig viene infatti generato dal riscaldamento del liquido base, costituito da glicerina vegetale (VG) e glicole propilenico (PG), a cui vengono aggiunte essenze aromatiche di tipo alimentare. PG e VG sono elementi comuni nell’industria farmaceutica e alimentare, e non è raro riscontrarne la presenza nelle etichette di prodotti che tutti noi abbiamo in casa e in frigorifero.
I rischi
Le sigarette elettroniche non sono del tutto prive di nocività, ma riducono il rischio di danno da fumo del 95% rispetto alle sigarette di tabacco, perciò vale senz’altro la pena sostituirle ad esse qualora non si riesca a smettere di fumare in altro modo.
Il vantaggio delle “svapo” rispetto ad altri metodi è quello di consentire al fumatore di continuare a vivere la sua abitudine e mantenere il piacere del gesto, limitando però drasticamente l’assunzione delle sostanze tossiche. Inoltre l’utilizzo di un dispositivo di questo genere permette di assumere la nicotina in modo intermittente, così come avviene normalmente nella quotidianità dei tabagisti.
La nicotina può essere presente o meno nei liquidi ed esistono tantissime gradazioni differenti, così da consentire all’utilizzatore di diminuirne gradualmente le dosi nel tempo fino alla sua completa eliminazione.
Un’alternativa alla dipendenza
Le cosiddette “puff usa e getta” sono sigarette elettroniche che garantiscono un certo numero di tiri e sono pensate proprio le persone che hanno difficoltà a smettere o che desiderano provare un’alternativa meno nociva al fumo di tabacco.
Il loro ciclo vitale ha una durata simile a quella di un pacchetto di sigarette e non necessitano di alcuna manutenzione. Una volta terminato il liquido all’interno, cessano di funzionare e vanno smaltite nella raccolta differenziata dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), o presso i punti vendita. Non è previsto alcun impegno a lungo termine né una spesa elevata, dato che sono reperibili sia negli shop online che nei tabacchini ad un costo variabile di 6-8 Euro cadauna.
La vera natura delle sigarette elettroniche è, dunque, quella di aiutare i fumatori a migliorare la propria condizione di vita, dando un supporto tangibile nel percorso di disintossicazione dalla nicotina, e non quella di far cominciare i minori a svapare/fumare, ai quali – ricordiamo – è vietata la vendita di tali prodotti.
Se utilizzati nel modo giusto, questi strumenti possono essere una grande risorsa per far smettere di fumare più persone e aiutarci ad inseguire il sogno di un mondo senza fumo. O, nel peggiore dei casi, a ridurre notevolmente i danni.