Ospiti tra i tacchi d’Ogliastra Paiato, Perrotta, Catalano ma anche Mercadini e Pennacchi
Un teatro sostenibile tra i tacchi d’ Ogliastra, “tra arte, natura e un incontro con la comunità”.
Lo sottolinea Giancarlo Biffi, direttore artistico del Festival dei Tacchi d’Ogliastra.
Dal 4 al 9 agosto cada die riaccende i riflettori sul teatro contemporaneo. Protagonisti della scena nazionale come Maria Paiato, i Motus, Mario Perrotta, Antonio Catalano, Roberto Anglisani, il duo Maria Cassi e Leonardo Brizzi, Enrico Messina, ma anche Roberto Mercadini, Andrea Pennacchi e Alessandro Lay col suo “Riva Luigi“, omaggio all’uomo e al campione. Questi alcuni tra i nomi dell’edizione 24.
La rassegna prende il nome dagli altipiani calcarei che caratterizzano il paesaggio di Ulassai e Jerzu, sede della sei giorni: 19 spettacoli, dieci palcoscenici, laboratori e dialoghi con gli autori. Tra le più raffinate e sensibili interpreti italiane, debutta al festival Maria Paiato (il 5 agosto) sarà “L’avvelenatrice”, divertente commedia noir di Éric-Emmanuel Schmitt. Esordio anche per Mario Perrotta. L’attore e regista apre la rassegna il 4 con un’indagine sulla famiglia e le sue criticità, “In nome del padre”.
Prima volta anche per i Motus, celebre compagnia di teatro di innovazione fondata da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, con il fortunato “Of the nightingale I Envy the fate” con Stefania Tansini, nei panni di una moderna Cassandra. In programma “Garó – una storia armena”, con Stefano Panzeri. Doppio appuntamento con Roberto Mercadini che narra di “Leonardo e Michelangelo” e presenta “noi siamo il suolo, noi siamo la terra”. Ancora un omaggio a un eroico aviatore di Ulassai con “La scelta di Cesare”.
Per i più piccoli le nuove avventure del Gufo Rosmarino di e con Giancarlo Biffi. In programma anche una performance esperienziale itinerante nel bosco di Sant’Antonio firmata Scarlattine Teatro. Pennacchi porta in scena il suo “Shakespeare and me”, Anglisani “Giobbe” da Joseph Roth. In cartellone anche due nuove produzioni dei cada die: “Geografia Bambina” e Atlantide. Ultima giornata tra “Orlando, l’ uomo che volle essere Peron” di Enrico Messina e “La solita zuppa”, di Cassi e Brizzi. A dieci anni dalla scomparsa di Maria Lai, cada die ricorda la grande artista con “Il pastorello e la capretta”, esito scenico del laboratorio con i bambini curato da Lara Farci e Silvestro Ziccardi.