Festival dei Tacchi

Festival dei Tacchi 2023 dal 4 al 9 agosto

Torna il Festival dei Tacchi 2023 con un calendario ricco di eventi e rappresentazioni teatrali, 19 spettacoli in tutto per una settimana imperdibile.

La XXIV edizione del Festival dei Tacchi torna più piena e carica che mai, in programma 19 spettacoli, 10 spazi scenici, 2 laboratori e molto altro che prenderà luogo nelle sei giornate del festival. Presentato da Cada Die Teatro, il programma sarà ospitato nei comuni di Jerzu e Ulassai dal 4 al 9 agosto. Il direttore artistico per questa edizione è Giancarlo Biffi.

Festival dei Tacchi il 4 e 5 agosto

A esibirsi in prima serata, ore 21 a jerzu il 4 agosto, per la prima volta il regista e drammaturgo Mario Perrotta con “In nome del padre” secondo capitolo della trilogia teatrale dedicata alle figure simbolo delle famiglie millennial. A proseguire alle ore 22:30 Il palcoscenico sarà dei Cantina Antichi Poderi di Jerzu i Motus. In scena lo spettacolo “Of the nightingale I Envy the fate (dell’usignolo invidio la sorte)”, con la danzatrice e performer Stefania Tansini.

Nella giornata del sabato 5 il palco si anima dalle 17:30 con la coproduzione Cada Die Teatro – Casa degli Alfieri (Universi sensibili) “Geografia Bambina”. Al centro del racconto lo stupore del mondo attraverso lo sguardo di una bambina di 8 anni, Emma. Continua alle 19 Stefano Panzeri che accompagnerà il pubblico alla scoperta di “Garò – Una storia armena”, un viaggio di fromazione del giovane Garabed Surmelian e della sua famiglia, minacciata da un’ideologia nazionalista che sfocerà nel genocidio di un popolo.

Alle 21.30, sempre a Jerzu arriva per la prima volta una delle attrici più riconosciute del cinema di casa nostra: Maria Paiato sarà “L’avvelenatrice”, divertente commedia noir di Éric-Emmanuel Schmitt su una singolare e diabolica dark lady.

Programmazione 6 e 7 agosto

Il 6 agosto alle 11.30 Silvestro Ziccardi e Fabio Galanti sul palco andranno alla ricerca di “Atlantide” mitologica terra dove regnavano bene e giustizia. Nel pomeriggio, alle 18.15 ci si sposta alla Stazione dell’Arte di Ulassai con l’ultima storia per bambini scritta e messa in scena dal direttore artistico Giancarlo Biffi, “Gufo Rosmarino nel mondo di Amarilla”. Alle 19.30 sarà la volta di Roberto Anglisani con “Giobbe, storia di un uomo semplice”, racconto tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce.

Lunedì 7 agosto alle 17 è la volta di “Alberi Maestri”, performance itinerante alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante. Alle 21.30 spazio alle storie di “Leonardo e Michelangelo – Il disegno delle cose invisibili”. Il racconto talvolta struggente, talvolta esilarante, è scritto e messo in scena dall’eclettico attore, scrittore e youtuber Roberto Mercadini. Venuto recentemente alla ribalta del grande pubblico per la sua partecipazione al programma televisivo “Splendida Cornice”, l’artista vanta una lunga e proficua carriera. Ha in repertorio oltre venti monologhi, che spaziano dalla Bibbia ebraica all’origine della filosofia, dall’evoluzionismo alla felicità.

Programmazione 8 e 9 agosto

Mercadini risalirà sul palco anche l’8 agosto alle 19.15 con “Noi siamo il suolo, noi siamo la terra”. A chiudere il calendario della penultima giornata, sale sul palco per un graditissimo ritorno un grande amico del Festival, Andrea Pennacchi (Teatro Boxer). Insieme all’inseparabile musicista Giorgio Gobbo, presenterà in forma di spettacolo il suo ultimo libro “Shakespeare and me – Come il Bardo mi ha cambiato la vita“.

L’ultima giornata, 9 agosto a Jerzu, si apre alle 17 nel Bosco di Sant’Antonio con l’esito finale del laboratorio “Mappe tattili”. I protagonisti saranno i Cuori di panna smontata, allievi della Scuola di Arti sceniche La Vetreria. Alle 18.15 Enrico Messina condurrà il pubblico dentro l’arte del racconto, dove riscoprire il fascino della fabulazione e della parola.“Orlando – Furiosamente Solo Rotolando”, narra le vicende di Carlo Magno, di battaglie e principesse da salvare, con alcuni episodi ripresi dalla storia e altri completamente inventati.

Alle 19.30 Francesca Pani e Alessandro Lay, assieme al musicista Gavino Murgia, diretti da Giancarlo Biffi, portano sul palco “L’uomo che volle essere Peron”.

La chiusura del Festival è affidata a uno spettacolo esilarante con la coppia di attori formata da Maria Cassi e Leonardo Brizzi. Con “La solita zuppa” il duo toscano accompagna gli spettatori in un viaggio musicale e intimo, fra celebri canzoni anni Sessanta e pagine ironiche e graffianti dello scrittore de La vita agra, Luciano Bianciardi.

About Stefania Fanni

Ciao! Sono Stefania e studio scienze della comunicazione. Mi piace perdermi tra le pagine di un libro o in qualche sala cinematrografica. Il mio unico vero amore rimane comunque il disegno e sogno di diventare un'artista.

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