Il part-time come soluzione
Dopo nove anni da una diagnosi di cancro, secondo uno studio condotto dall’Università di Torino, il 16% delle pazienti ha abbandonato il lavoro, cresce il part-time.
Si riscontra anche un aumento dell’impiego part-time femminile: dal 14% al 16%. Da qui l’esigenza di abbattere tutte quelle barriere che impediscono alle malate oncologiche di rientrare nel mondo lavorativo.
Il progetto Trasformazione
È questo l’obiettivo che si pone il progetto Trasformazione, quest’anno giunto alla seconda edizione.
Promossa da Europa Donna Italia, con la collaborazione di Fondazione Human Age Institute, ManpowerGroup e Studio Fava & Associati, con il supporto non condizionante di Pfizer, Daiichi Sankyo e AstraZeneca, l’iniziativa vede quest’anno l’ingresso di un nuovo partner, l’Università di Torino.
Secondo i promotori del progetto – si legge in una nota – le barriere sono il non adeguamento delle ore di lavoro alle necessità di pazienti, lavori fisicamente o mentalmente troppo impegnativi per le condizioni del paziente, lo scarso supporto dal datore di lavoro e dai colleghi, altri fattori economici e psicologici.