Dal Giappone un universo sonoro con 100 tastiere giocattolo

A Sa Manifattura “100 Keyboards”, la performance del musicista ASUNA

Un’installazione sonora risonante, creata utilizzando strumenti giocattolo per bambini. Da venerdì 12 maggio (dalle ore19) a domenica 14 maggio (dalle ore 17) arriva Sa Manifattura. Il musicista sperimentale giapponese ASUNA con la sua performance “100 tastiere”. Un’esperienza uditiva coinvolgente e immersiva, ultimo appuntamento della stagione di Sardegna Contemporanea, organizzata da Sardegna Teatro. Una perfomance musicale dal vivo che l’artista dal 2017 porta in giro per il mondo. Tra gli Stati Uniti (New York, Austin, Portland), l’Australia (Sidney, Camberra, Melbourne), l’Asia (Singapore, Giappone) e l’Europa (Francia, Belgio, Germania, Spagna, UK, Portogallo, Polonia, Paesi Bassi, Estonia).

“Ogni tastiera suona una nota sostenuta di una certa altezza e, all’aumentare del numero di tasti, si crea uno strano moiré sonoro. Circa dieci anni fa, quando ero adolescente, ho iniziato ad acquistare tastiere giocattolo – spiega ASUNA – e con il tempo ho iniziato a studiare il suono che producevano. La maggior parte delle tastiere suonate sono prodotti economici o realizzati come giocattoli, l’intonazione/accordatura di ogni tasto può essere leggermente sbilanciata e fluttuante nell’intonazione se suonata a lungo e alimentata a batteria. Il leggero disallineamento crea una risonanza complessa. Ciò che mi interessa nel mio lavoro è proprio questo fenomeno del “suono di interferenza”. Una complessa distribuzione della pressione sonora e di altri parametri quando le onde sonore della stessa frequenza, ma con diverse direzioni, di propagazione si sovrappongono”.

 

Un invito a capire muovendosi nello spazio 

ASUNA invita quindi gli ospiti a riunirsi in tondo e muoversi nello spazio mentre manipola agilmente le 100 tastiere per creare sottili variazioni di interferenza sonora e risonanza che variano in base alla loro posizione nello spazio della performance. Allo stesso tempo analogico ed elettronico, minimale e complesso, meditativo e ipnotizzante. 100 Keyboards costruisce incessantemente verso un crescendo infinito e sostenuto: cambiando la direzione delle orecchie e/o muovendosi intorno alle tastiere, i complessi suoni di interferenza e le risonanze nello spazio produrranno ronzii, loop e battiti diversi in ogni minuto.

È un’esperienza uditiva come un “disegno tessile”, il significato originale di “moire”, con ogni orecchio. “In questa esperienza di ascolto site-specific, il pubblico sente sottili variazioni di interferenza e risonanza del suono che variano in base alla posizione che ogni persona assume in quello spazio della performance – conclude il giovane musicista giapponese.  “Il mio obiettivo è che il pubblico ascolti cambiando direzione mentre si muove tra le tastiere. Interferenze e risonanze complesse nello spazio possono rivelare ritmi e loop sonori diversi tra piccoli cambiamenti di posizione. Quindi il pubblico può sperimentare spostandosi nello spazio”.

About Martina Puddu

Studentessa in Scienze della Comunicazione, diplomata presso il liceo indirizzo Scienze Umane. Sono una ragazza solare, mi piace molto cantare, la musica in generale e la fotografia. Nel tempo libero mi piace uscire con gli amici, fare nuove esperienze e conoscenze.

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