International Diasporas EXPO 23 si terrà al Parco di Monte Claro dal 2 al 4 Giugno
L’evento principale del International Diasporas EXPO 23 si terrà al Parco di Monte Claro, sede da un decennio della classica festa dei popoli etnici. Che come detto, evidenziava le “differenze”, noi al contrario vogliamo evidenziare le “eguaglianze”. Il giorno 1° giugno, presso la sala conferenze dell’aeroporto di Elmas Cagliari dalle ore 10 alle ore 13. Il tema sarà quello della migrazione con un ottica differente, evoluta e professionale.
L’organizzazione, Coordinamento Diaspore in Sardegna, di seguito Co.D.I.Sard, raccoglie circa 40 associazioni di origine diasporiche presenti sul territorio sardo e circa 20 OSC autoctoni, costituitasi in vista della riforma sulla cooperazione internazionale allo sviluppo L.125/2014 che vuole valorizzare l’impegno delle Diaspore nell’ambito della Cooperazione ed in vista della riforma del Terzo Settore D.lg. 117/2017- Il Co.D.I.Sard nasce per sostenere e coadiuvare le Diaspore in tutti gli aspetti del Co-Sviluppo, del vivere sociale e civile, in questo ultimo periodo comunque, siamo oggetto di una crescente campagna di strumentalizzazione dove per un lato siamo “risorse” e dall’altra siamo la “sostituzione etnica”, forse in verità, siamo entrambe le condizioni. In quanto ormai il sistema migratorio “IN” Italia avviene da decenni. E, solo oggi, rappresentiamo quasi il 9% della popolazione, con oltre i 5milioni di stranieri residenti, quasi quanti sono gli Italiani sparsi per il mondo.
Visto pertanto il polverone che solleva ogni singola dichiarazione, a pro o contro il fenomeno, di cui riteniamo sia impossibile frenare l’evolversi in un contesto mondiale di ricerca di opportunità economiche, di rilevanza lavorativa, della tutela dei diritti umani e non ultimo il settore turistico, che vede la Sardegna con oltre sette milioni di visitanti nell’ultimo anno. Riteniamo sia un’occasione per far conoscere il mondo attraverso i suoi protagonisti. Non limitandoci a vendere un involtino primavera o una carne asada, bensì vorremmo far interagire i cittadini autoctoni con i suoi omologhi dei Paesi più disparati, che vengono in Italia. Si adoperano e scelgono la Sardegna per viverci. Sostituendola con le caotiche città asiatiche, con i caldissimi villaggi africani o con una natura simile all’America latina. Cambiando il punto di vista dove, non sostituiamo ma Includiamo.