I cambiamenti del clima sono al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani
Nel 2022 i cambiamenti del clima si confermano al primo posto tra le preoccupazioni degli italiani per l’ambiente: è così per quasi la metà della popolazione di 14 anni e più (56,7%, era il 52,2% nel 2021). E’ quanto emerge dell’indagine multiscopo ‘Aspetti della vita quotidiana’, attraverso la quale l’Istat rileva la percezione dei cittadini rispetto alle tematiche ambientali. Dopo i timori legati al cambiamento climatico, ci sono quelli legati all’inquinamento dell’aria, avvertiti dal 50,2%. Al terzo posto, leggermente distaccata, si colloca la preoccupazione per lo smaltimento e la produzione dei rifiuti (40).
Ulteriori fattori di rischio ambientale
L’inquinamento delle acque (38,1%), l’effetto serra e il buco nell’ozono (37,6%) sono percepiti come ulteriori fattori di rischio ambientale a livello globale. Gli altri problemi ambientali preoccupano meno di tre persone su dieci; in fondo alla graduatoria vi sono le preoccupazioni che coinvolgono una quota ristretta di persone (circa 1 persona su 10), come l’inquinamento elettromagnetico, le conseguenze del rumore sulla salute e la rovina del paesaggio. Quest’ultima è una preoccupazione in crescita nelle regioni del Nord ed è percepita in maniera più forte nelle regioni a vocazione turistica, ad esempio in Trentino-Alto Adige, oppure in regioni industrializzate come la Lombardia.
La preoccupazione per l’effetto serra, che nel 1998 coinvolgeva quasi sei persone su 10, è scesa di circa 20 punti percentuali e interessa nel 2022 soltanto il 37,6% degli intervistati, registrando tuttavia un aumento tra il 2021 e il 2022 di 2,7 punti percentuali. In senso inverso, il timore per i cambiamenti climatici, indicato nel 1998 dal 36,0% delle persone, sale al 56,7% nell’ultimo anno (+20,7 punti percentuali). Valutando insieme i due problemi – effetto serra e cambiamenti climatici – emerge, spiega l’Istat, “che l’attenzione della popolazione per la crisi ambientale aumenta in misura decisa dal 2019 (70% di cittadini preoccupati), l’anno caratterizzato dal diffondersi in tutto il mondo dei movimenti di protesta studenteschi ispirati ai Fridays For Future di Greta Thunberg”.