Ai Microfoni di Unica Radio ospitiamo Antonino Pirellas che parla dell’evento “Appuntamento in Giardino” e del verde pubblico
Sabato 3 e domenica 4 giugno si svolgerà a livello nazionale la sesta edizione di “Appuntamento in Giardino” organizzato dall’ Apgi, Associazione Parchi e Giardini italiani, con il patrocinio del Ministero della Cultura e di ANCI, Associazione nazionale dei Comuni italiani.
L’evento è pensato come un’autentica ‘festa del giardino’e nasce in accordo con l’iniziativa Rendez-vous aux jardins, che si svolgerà in contemporanea in oltre 20 Paesi europei.
Appuntamento in Giardino ha la finalità di invitare il grande pubblico a scoprire la stupefacente ricchezza storico, artistica e botanica dei giardini storici italiani.
L’edizione 2023 della manifestazione è intitolata “Le musiche del giardino” per porre l’accento – spiega Antonino Pirellas, ricercatore del’Agris Sardegna- sui suoni naturali dei giardini, come il canto degli uccelli, delle fronde degli alberi mosse dal vento ed il gorgoglio dell’acqua delle fontane e dei ruscelli”
Sono 300 gli eventi di musica, inerenti al tema, organizzati in oltre 200 giardini che hanno aderito alla manifestazione in tutta Italia.
E nella nostra Isola?
“In Sardegna abbiamo censito – commenta Antonino Pirellas – 16 giardini tra pubblici e privati e 8 sono storici”.
I Giardini storici che hanno all’iniziativa sono l’Orto Botanico di Cagliari, Villa D’Orri, la dimora reale dei Savoia a Sarroch ,il parco Aymerich di Laconi (Or), il giardino di Palazzo Boyl a Milis (Or), il Parco di San Leonardo di Siete Fuentes” a Santu Lussurgiu (Nu), Villa Piercy nella frazione Badde Salighes di Bolotona (Nu), il Parco di Monserrato (SS) e l‘isola giardino di Garibaldi. Oltre a questi partecipano anche altri giardini come ad esempio a Cagliari i Giardini Pubblici.
La Sardegna è sempre stata una terra povera e non ha potuto contare su grandi capitali che potessero essere utilizzati per la realizzazione di grandi giardini, al contrario di ciò che è avvenuto in altre regioni d’Italia. In ogni caso, ” I nostri giardini storici – dice Antonino Pirellas – sono un ritaglio di Sardegna la cui storia si collega a quella dei giardini storici d’Europa. La loro creazione è stata possibile grazie al grande capitale naturale e alla ricchezza delle relazioni umane.”
Dal Verde dei Giardini Storici al Verde Pubblico
Nelle nostre città, oltre ai giardini storici e non, è molto importante il verde pubblico. E’ fondamentale la presenza degli alberi negli ambienti urbani perché immagazzinano la CO2, filtrano le polveri sottili, riducono l’inquinamento acustico poiché proteggono le case dalle strade e dalle aree industriali vicine.
Gli alberi in città sono importanti anche per filtrare l’acqua attraverso le loro radici in caso di forti piogge. “In questo caso, le radici degli alberi agiscono come dei veri e propri canali di scolo ed infatti – dice il ricercatore – non bisognerebbe piastrellare intorno alle radici dell’alberi”.
Il costo della manutenzione del verde pubblico rappresenta, però, una posta di bilancio piuttosto elevata ed “Uno degli elementi per la riduzione dei costi – commenta Antonino Pirellas – è il monitoraggio che consente di agire per la potatura e il taglio in maniera minata”.
Un’ ulteriore possibile chiave per la riduzione dei costi del verde pubblico potrebbe essere, come si sta pensando in Francia, la defiscalizzazione dei costi stessi in quanto il verde pubblico rappresenta un beneficio per la comunità.
In realtà, per effettuare delle scelte in ordine alla manutenzione e miglioramento del verde, anche i virtù della riduzione dei costi, sarebbe auspicabile un costante contatto tra le amministrazioni, le imprese che hanno in appalto la manutenzione del verde e gli enti di ricerca ai vari livelli.
Chi è Antonino Pirellas?
Antonino Pirellas (Bonarcado 1964) appassionato del mondo vegetale, studia Agraria a Sassari e Biotecnologie Vegetali all’Università di Pisa. Attualmente, è ricercatore dell’Agris Sardegna. Inoltre, Pirellas nutre, inoltre, un profondo interesse per l’arte e studia illustrazione all’Istituto Europeo di Design di Cagliari e graffitismo a New York. Dal 2002 alterna l’impegno in difesa dell’ambiente con la ricerca nei campi della Land Art. Sono diverse le sue collaborazioni in questo ambito tra cui, nel 2017, la realizzazione del prototipo di un’isola galleggiante con piante acquatiche e geo-lana fitodepuranti sul lago Omodeo di Sorradile (OR). Nel 2012 è stato coautore insieme con Mauro Ballero del libro I Giardini Storici di Sardegna (Sandhi Edizioni) attualmente in fase di riedizione. (Fonte:www.santarte.it)