Teatro del Segno al TsE di Cagliari “Mi sono scritto addosso” 

Sono ancora aperte le iscrizioni a “Mi sono scritto addosso…” il laboratorio Teatrale per attori e allievi attori diretto da Gianfranco Berardi (Premio Ubu 2019) e Gabriella Casolari in programma dal 7 al 10 giugno 2023 al TsE di Is Mirrionis.

Parte la Stagione di Teatro Senza Quartiere 2022-2023 organizzata dal Teatro del Segno, nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere, per un quartiere senza teatro (2017 – 2026).

“Mi sono scritto addosso…” è un laboratorio creativo rivolto a professionisti della scena e allievi a cura di Gianfranco Berardi (vincitore del Premio Ubu 2019 – come miglior attore del 2018) e Gabriella Casolari con un nuovo ciclo di incontri in programma da mercoledì 7 giugno fino a sabato 10 giugno al TsE di via Quintino Sella a Cagliari. ll percorso è volto alla creazione e messa in scena di un monologo. Questo fa parte del ricco carnet di attività e eventi previsti per la Stagione di Teatro Senza Quartiere 2022-2023 organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere, per un quartiere senza teatro (2017 – 2026). il progetto è stato realizzato con il patrocinio e il sostegno del MiC (Ministero della Cultura) della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
“Mi sono scritto addosso…” è anche un corso intensivo pensato in più sessioni di lavoro: si svolgerà in quattro giornate da mercoledì 7 giugno fino a sabato 10 giugno, tutti i giorni dalle 18.30 alle 22.30. Una vera occasione in cui i partecipanti potranno cimentarsi con la elaborazione di un testo teatrale, partendo dal proprio vissuto, per dar voce ai ricordi e alle emozioni e utilizzando le diverse tecniche autoriali. Un viaggio interiore per ritrovare le proprie radici e riscoprire l’inizio di una vocazione. L’ispirazione per uno spettacolo nasce da un’intuizione e da una necessità, ciascuno di noi è portatore di memorie individuali e familiari, di un immaginario nutrito da letture e visioni, di una sua sensibilità così come di speciali attitudini e talenti. Tra gli apparentemente infiniti modi in cui un pensiero può essere tradotto in azione, ve ne sarà comunque almeno uno particolarmente adatto e calzante, che risulti perfettamente “intonato” alle qualità dell’interprete, quasi “cucito” addosso come un abito su misura, in cui ogni accento e ogni gesto, perfino lo sguardo e il respiro, il battito del cuore trovano la loro misura “naturale”.
“Mi sono scritto addosso…” è un laboratorio in cui i due artisti condividono le loro scoperte e i loro segreti sul come e dove cercare e trovare questa perfetta corrispondenza risvegliando la fantasia: il vasto repertorio di “copioni” scritti dai grandi drammaturghi del passato, dai tragici greci ai classici del Novecento, fino alla drammaturgia contemporanea. È un corso su come fornire trame e personaggi diversissimi e capaci di rispondere alle varie istanze di un artista.
Tuttavia è un esercizio utile per ogni interprete provare a inventare i dettagli, le vicende, il carattere, i gusti, perfino la routine quotidiana del suo personaggio. Qui la situazione è in parte capovolta rispetto alla lezione stanislavskijana. L’attore è al centro con il suo universo creativo cui attingere per comporre un breve atto unico. Il monologo non è naturalmente una scelta obbligata, semmai uno dei risultati possibili e anche in tal caso, come avviene negli spettacoli di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, da “Briganti” ad “Amleto Take Away”, la voce narrante può colorarsi di molteplici echi, riportando di volta in volta situazioni anche complesse, purché si abbia cura di distinguere tra i soggetti parlanti trovando per ciascuno un modo, un accento, una “nota” particolare affinché si possa realizzare il gioco della finzione, (quasi) più vera e credibile della vita stessa.

“Mi sono scritto addosso…” offre agli attori preziosi strumenti per analizzare e comprendere un’opera teatrale e per potersi mettere alla prova come autori attraverso l’utilizzo di tecniche attoriali e autoriali. Si affronteranno le tre fasi fondamentali del processo teatrale: la scrittura scenica, la composizione registica e la recitazione» spiegano Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari. Facendo appello doti espressive quali la cattiveria e la comicità, l’ironia e la poesia e mescolando elementi autobiografici e temi universali, si costruiranno per ognuno i materiali utili alla realizzazione di una vera e propria messinscena.
Il percorso laboratoriale continuerà con altri cicli di incontri fino ad agosto 2023: culminerà con un esito scenico in seno alla XV edizione del Festival “Percorsi Teatrali”,dal 28 luglio al 6 agosto 2023, organizzato dal Teatro del Segno a Santu Lussurgiu (OR).


Come è nata la compagnia Berardi – Casolari
Nel 2001 Gianfranco Berardi, attore pugliese non vedente, lavorando nella produzione “Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi” di e con Marco Manchisi, ha incontrato sulla scena l’attrice Gabriella Casolari, emiliana, con la quale ha iniziato un percorso che, dopo varie esperienze nel settore teatrale, cinematografico e radiofonico, convoglierà a maggio 2008 nella Compagnia Berardi Casolari. La poetica espressa dal gruppo appartiene a quella branca teatrale generalmente riconosciuta come teatro contemporaneo ed in particolar modo affonda le sue radici in quella corrente detta “nuova drammaturgia”. La compagnia, infatti, fino ad oggi ha sempre messo in scena opere originali di drammaturgia contemporanea, scritte dagli stessi Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari ed annovera al suo attivo già due pubblicazioni: “Viaggio per amore – dal deficiente a Land Lover” (Ubulibri Milano 2010) e “In fondo agli occhi” (Editoria & Spettacolo – ottobre 2013).

About Alessandra Piredda

Cagliaritana d’adozione, laureata in lingue straniere (mass media e comunicazione), con un master in digital marketing. Gli amici mi chiamano wonder woman, perché corro sempre, senza fermarmi mai! Appassionata di sport e benessere, insegno alle persone come prendersi cura di se.

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