Il laboratorio teatrale per attori e allievi attori diretto da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari. Evento in programma dal 7 al 10 giugno 2023 al TsE di Is Mirrionis, in via Quintino Sella a Cagliari per la Stagione di Teatro Senza Quartiere 2022-2023
Focus sulla drammaturgia con “Mi sono scritto addosso…”, laboratorio dell’attore creativo rivolto a professionisti della scena e allievi. Il laboratorio curato da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari si sviluppa in un nuovo ciclo di incontri in programma da mercoledì 7 giugno fino a sabato 10 giugno, tutti i giorni dalle 18.30 alle 22.30, al TsE di via Quintino Sella a Cagliari. Il laboratorio mira alla creazione e messa in scena di un monologo. Saranno affrontate le fasi fondamentali del processo teatrale: scrittura scenica, composizione registica e recitazione. I partecipanti potranno creare un testo originale, ispirandosi alle proprie esperienze e fantasie. Il percorso laboratoriale continuerà con altri cicli di incontri fino ad agosto 2023, al termine dei quali ci sarà un esito scenico in seno alla XV edizione del Festival “Percorsi Teatrali”. Questo si terrà dal 28 luglio al 6 agosto 2023, organizzato dal Teatro del Segno a Santu Lussurgiu (OR).
Il laboratorio fa parte del ricco carnet di attività e eventi previsti per la Stagione di Teatro Senza Quartiere 2022-2023, organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro (2017 – 2026), e realizzata con il patrocinio e il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
“Mi sono scritto addosso…” è un corso intensivo pensato in più sessioni di lavoro.
La seconda si svolgerà in quattro giornate durante le quali i partecipanti potranno cimentarsi con la elaborazione di un testo teatrale. Si parte dal proprio vissuto, dalle esperienze personali, artistiche e umane, per dar voce ai ricordi e alle emozioni e utilizzando le diverse tecniche autoriali e attoriali per trasformare la propria storia in materia incandescente da portare sul palco davanti a un pubblico. Un viaggio interiore per ritrovare le proprie radici e riscoprire l’inizio di una vocazione. L’ispirazione per uno spettacolo nasce da un’intuizione e da una necessità, ciascuno di noi è portatore di memorie individuali e familiari, di un immaginario nutrito da letture e visioni, di una sua sensibilità così come di speciali attitudini e talenti. Un’idea come la scintilla che dà l’avvio alla creazione, per poi passare attraverso un lungo percorso di elaborazione, per dare forma teatrale all’ineffabile e all’indicibile che albergano dentro ciascuno di noi.
“Mi sono scritto addosso…” è un laboratorio in cui i due artisti condividono le loro scoperte e i loro segreti sul come e dove cercare e trovare questa perfetta corrispondenza risvegliando la fantasia.
Il vasto repertorio di “copioni” scritti dai grandi drammaturghi del passato fino alla drammaturgia contemporanea, fornisce trame e personaggi diversissimi e capaci di rispondere alle varie istanze di un artista. Ci si potrebbe perfino domandare se sia davvero necessario produrre nuovi testi a fronte di tali e tanti capolavori.
Tuttavia è un esercizio utile per ogni interprete provare a inventare i dettagli, le vicende, il carattere, i gusti, perfino la routine quotidiana del suo personaggio. Qui la situazione è in parte capovolta rispetto alla lezione stanislavskijana. L’attore è al centro con il suo universo creativo cui attingere per comporre un breve atto unico. Il monologo non è naturalmente una scelta obbligata, semmai uno dei risultati possibili. In tal caso, come avviene negli spettacoli di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, la voce narrante può colorarsi di molteplici echi, riportando di volta in volta situazioni anche complesse, purché si abbia cura di distinguere tra i soggetti parlanti trovando per ciascuno un modo, un accento, una “nota” particolare affinché si possa realizzare il gioco della finzione, (quasi) più vera e credibile della vita stessa.
Si tratti di un flusso di coscienza, di un percorso onirico o di una narrazione iperrealista. Lo spettacolo deve essere in grado di affascinare gli spettatori, tenerli prigionieri di un incantesimo, costruire un’aspettativa e restituire un finale (anche “aperto”) in cui come magicamente confluiscono e si intrecciano tutti i fili a comporre un unico, convincente disegno.
“Mi sono scritto addosso…” offre agli attori preziosi strumenti per analizzare e comprendere un’opera teatrale, e per poter a loro volta mettersi alla prova come autori, con estro e immaginazione.
«Attraverso l’utilizzo di tecniche attoriali e autoriali, si affronteranno le tre fasi fondamentali del processo teatrale: la scrittura scenica, la composizione registica e la recitazione» spiegano i due della compagnia. «Facendo appello a cifre espressive quali la cattiveria e la comicità, l’ironia e la poesia, mescolando elementi autobiografici e temi universali, e prendendo spunto dal percorso personale di ciascun partecipante, si costruiranno per ognuno i materiali utili alla realizzazione di una vera e propria messinscena che conduca alla creazione di un breve atto unico, in cui raccontare se stessi, il mondo e realtà che ci circonda, in un percorso che diventa anche un pretesto per raccontarsi e conoscersi meglio».
La Compagnia Berardi Casolari
Nel 2001 Gianfranco Berardi (vincitore del Premio Ubu 2019 – come miglior attore del 2018), attore pugliese non vedente, lavorando nella produzione “Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi” di e con Marco Manchisi. Qui incontra sulla scena l’attrice Gabriella Casolari. Da allora, hanno collaborato in diverse produzioni di fama nazionale e internazionale. Nel maggio 2008, fondano la Compagnia Berardi Casolari, specializzata nel teatro contemporaneo e nella “nuova drammaturgia”. La compagnia si concentra sulla messa in scena di opere originali scritte da Berardi e Casolari stessi, ma anche di promozione e diffusione di spettacoli teatrali, con qualche parentesi dedicata alla formazione. Il loro stile unisce elementi del teatro tradizionale a un linguaggio sperimentale e innovativo, definendo le loro opere come “Tragicommedie”, in cui la miseria della vita diventa un’occasione comica e la leggerezza veicolo di riflessione.
Info & iscrizioni: teatrodelsegno@gmail.com – tel. 070.680229 | cell. 3929779211 (anche whatsapp)