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EDUC-SHARE, intervista a Eliska Pavlikova

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EDUC-SHARE, intervista a Eliska Pavlikova
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Ospite ai nostri microfoni, la studentessa Eliska Pavlikova ci parla del progetto EDUC-SHARE

Ventiquattrenne della Repubblica Ceca, Eliska Pavlikova è una studentessa di giornalismo all’Università Masaryk di Brno (Repubblica Ceca). Proprio grazie al giornalismo si è avvicinata al progetto EDUC-SHARE (EUROPEAN DIGITAL UNIVERCITY – RESEARCH AND INNOVATION WITH AND FOR SOCIETY) che si focalizza sulla Ricerca e Innovazione in linea con le politiche della European Research Area (ERA).

Come è nato l’incontro con EDUC-SHARE?

Su consiglio di un suo professore della facoltà di Scienze Sociali, la studentessa si è avvicinata al progetto incuriosita dalla possibilità di approfondire materie, come il giornalismo scientifico e le pubbliche relazioni, che trovano poco spazio tra le lezioni universitarie canoniche.

Sue passioni che ha sempre cercato di sviluppare durante il tempo libero, grazie al EDUC-SHARE ha potuto sviscerarle insieme a studiosi e professionisti del settore.

Ma entriamo del dettaglio: cos’è EDUC-SHARE?

In poche parole, Eliska ci descrive EDUC-SHARE come un progetto che coinvolge 6 università europee: l’Università di Potsdam (Germania), di Paris-Nanterre, Rennes 1 (Francia), Masaryk (Brno, Repubblica Ceca), Pecs (Ungheria), oltre che UNICA, l’ateneo cagliaritano.

Lo scopo principale è quello di rafforzare la collaborazione tra le università partner sul piano della ricerca su sette temi chiave: salute e benessere, intelligenza artificiale, cambiamento climatico, studi europei, giustizia, disuguaglianza ed inclusione, mobilità e smart cities, patrimonio culturale.

Un’attività del progetto ha riguardato la mobilità di sette studenti, ciascuna costruita intorno all’approfondimento di uno dei temi chiave di ricerca. Una prima parte della mobilità si è svolta online, dopodiché gli studenti sono stati ospitati per una settimana nella sede dell’università scelta. In questo modo, hanno la possibilità di esplorare tecniche giornalistiche e di pubbliche relazioni incontrando e intervistando ricercatori e ricercatrici, e scoprendo come si strutturi l’esperienza di ricerca sul campo nei diversi atenei europei.

Cagliari vista attraverso gli occhi di una studentessa ceca

Ma qual è stata l’impressione che il Bel Paese ha segnato, in una settimana, nella mente di una studentessa nata e cresciuta nella Repubblica Ceca? È quello che abbiamo chiesto a Pavlikova e, tutto sommato, abbiamo soddisfatto le aspettative.

Ci ha trovato socievoli, simpatici e calorosi, ottimo cibo e bel clima, insomma: una conferma degli stereotipi di cui adoriamo vantarci. Unica nota di demerito: tendiamo ad essere in ritardo, non siamo Godot, ma ci piace farci attendere.

Chi scrive non se la sente di dissentire.

Una settimana nel capoluogo sardo

Abbiamo chiesto ad Eliska di raccontarci un po’ la sua esperienza nel nostro ateneo.

Ha incontrato vari professori e ricercatori dell’Università di Cagliari, in particolare della facoltà di Scienze Sociali. Alcuni nomi sono: il professore e sociologo Alessandro Lovari, la docente e ricercatrice Francesca Ipplito e il ricercatore Luca Pantaleo.

Con loro ha discusso dei loro rispettivi campi di studio e dei loro lavori di ricerca, trovandoli notevoli, principalmente per quanto riguarda gli ambiti della legislazione e della comunicazione europea. Con loro, Pavlikova ha svolto interviste e scritto reportage focalizzati principalmente sul tema degli studi europei.

Un consiglio per tutti gli studenti europei

La ricercatrice ceca consiglia vivamente a tutti gli studenti europei di partecipare al progetto EDUC. Per lei è stato molto utile, e le ha permesso partecipare ad uno stimolante laboratorio di giornalismo scientifico e PR materials.

Ha potuto incontrare e condividere conoscenze con persone molto qualificate e interessanti, con professori provenienti da altre nazioni, con cui condivide i campi di ricerca.

Più in generale, le ha permesso entrare in contatto con un’altra cultura, cosa che consiglia a tutti.

Progetti futuri

Il primo obiettivo è concludere gli studi per il master in giornalismo, poi nulla di troppo determinato. Un’idea è partecipare ad un altro progetto europeo, l’Erasmus+, da qualche parte d’Europa.

About Andrea Marcia

Studente di Scienze della Comunicazione, cinefilo impenitente e aspirante compositore.

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