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Eventi climatici estremi, +135% nei primi cinque mesi 2023

Già nei primi mesi una crescita di catastrofi naturali alle stelle, con un incremento del più del doppio rispetto all’anno passato

In Italia si sta osservando un trend in crescita per gli eventi climatici estremi, secondo i nuovi dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente. Dal gennaio al maggio del 2023, si sono registrati 122 eventi estremi, rispetto ai 52 dello stesso periodo nel 2022, rappresentando un aumento del 135%. Gli allagamenti causati da piogge sono stati più frequenti (30 eventi rispetto ai 16 dei primi cinque mesi) del 2022, segnando un incremento del 87,5%. Sei regioni italiane sono state particolarmente colpite dagli eventi climatici estremi quest’anno: Emilia-Romagna (36), Sicilia (15), Piemonte (10), Lazio (8), Lombardia (8) e Toscana (8).

Legambiente, in occasione della giornata mondiale dell’Ambiente, evidenzia che per contrastare la crisi climatica sono necessarie politiche climatiche più ambiziose a livello nazionale ed europeo. A livello nazionale, l’Italia deve accelerare l’approvazione del Piano di adattamento climatico,fondamentale per come si sta evolvendo la situazione.

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Risulta necessario aggiornare anche il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima entro fine giugno e approvare una legge contro il consumo di suolo. Legambiente sottolinea anche l’importanza di definire un Patto di solidarietà per il clima a livello europeo, coinvolgendo paesi industrializzati, emergenti e in via di sviluppo, per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050 a livello globale.

Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, afferma che i recenti eventi climatici estremi dimostrano l’urgente necessità di invertire la rotta e affrontare la crisi climatica. Si richiede al governo di assumersi le responsabilità necessarie, adottando interventi concreti e decisi per riparare agli errori del passato, come la gestione dei fiumi e la pianificazione urbanistica in zone a rischio idrogeologico. Ciafani sottolinea l’importanza del piano di adattamento al clima, dell’aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima e di una legge contro il consumo di suolo, insieme a politiche territoriali di prevenzione e campagne informative sulla gestione del rischio. Solo così si potrà evitare che le tragedie ambientali si ripetano in futuro.

About Andrea Atzori

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