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Vaccini Covid, positivi primi risultati piattaforma Iss

I nuovi vaccini sperimentali fanno ben sperare nella lotta alla pandemia che ha colpito il mondo nel 2019

(Adnkronos) – Sono positivi i risultati, anche se ancora preclinici, ottenuti contro Covid-19 da un’originale piattaforma vaccinale interamente sviluppata dai ricercatori dell’Istituto superiore di sanità e basata sulla ingegnerizzazione delle vescicole extracellulari.

La rivista ‘Npj Vaccines’ del gruppo Nature ha pubblicato i nuovi, attesi risultati da parte di tutto il mondo.

I risultati ottenuti nella ricerca sull’infezione da Sars-CoV-2 dimostrano che un metodo basato sull’utilizzo della proteina N del virus come antigene si è dimostrato estremamente efficace nell’inibire la replicazione del virus nei polmoni dei topi di laboratorio, riducendola anche di oltre 1.000 volte. Questo effetto antivirale è si fa notare anche mesi dopo la somministrazione del vaccino. Questa nuova tecnologia ha il potenziale per essere l’arma in più nelle mani dei ricercatori impegnati nella lotta contro il virus.

Naturalmente, essendo il vaccino non efficace al 100%, non si dovranno comunque trascurare le norme igieniche per la non-trasmissione del Covid-19, come afferma la World Healt Organizzation.

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Un occhio al 2023: a chi si possono somministrare questi antigeni

Il metodo di vaccinazione in questione, spiega il coordinatore della ricerca Maurizio Federico, prevede l’introduzione dell’antigene desiderato (cioè la proteina immunogenica) all’interno di piccole vescicole extracellulari, naturalmente rilasciate dalle cellule muscolari. Queste nanovescicole prodotte possono diffondersi in tutti i tessuti del corpo, stimolando una potente risposta immunitaria a livello cellulare. Questa risposta immunitaria è in grado di eliminare selettivamente le cellule che esprimono l’antigene specifico selezionato.

Da tenere a mente che questo vaccino è stato studiato per essere utilizzato su persone maggiorenni, con priorità verso anziani, donne incinte e gli operatori sanitari, in vista di una potenziale ricaduta verso l’autunno 2023.

About Andrea Atzori

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