Significativo patto sulla salvaguardia dei mari e degli oceani del mondo
Gli stati facenti parte dell’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) che sono 193 per l’esattezza, hanno adottato all’unanimità il primo patto in sede internazionale per la protezione dell’alto mare, un patto di notevole importanza per opporsi le minacce all’oceano e alla sua buona salute, vitale anche per l’umanità.
Le parole del presidente della conferenza in merito alla questione
“L’accordo è approvato”, ha affermato tra le acclamazioni la conosciutissima Rena Lee.
Lo scopo dell’accordo
Il trattato punta alla salvaguardia la biodiversità nelle acque al di fuori dei confini nazionali (l’alto mare”), che occupano quasi la metà del pianeta Terra ma finora in grande parte non hanno avuto considerazione in tutti i patti presenti sulla preservazione della biodiversità. Nelle Nazioni Unite si parlava di questo significativa situazione da circa vent’anni, ma si è riusciti a trovare un accordo sul testo soltanto nel marzo del 2023. Il trattato si concentra sulle acque che sono presenti a più di 200 miglia nautiche (che corrispondono a 370 chilometri) dalle coste che non ricadono nelle giurisdizioni nazionali. Si parla di un significativo accordo in ambito ambientale creato per difendere gli grandi ecosistemi vitali per l’interi essere viventi. Il trattato determinerà la situazione in ambito giuridico per ampliare in maniera significativa le aree di protezione ambientale alle acque internazionali, che compongono più del 60% degli oceani del mondo.
Le parole del segretario generale dell’Onu sulla questione
“Avete dato all’oceano una nuova possibilità di combattere“, afferma il noto politico Antonio Guterres, mettendo in grande evidenza l’adozione dell’importante accordo come grande dimostrazione della forza del multilateralismo.