La stagione estiva, in arrivo, porterà anche quest’anno sulle nostre spiagge un gran numero di turisti. Ecco perché, per salvaguardare i fragili equilibri naturali, sono state studiate delle misure che serviranno a contenere e limitare i possibili danni che potrebbero essere causati da un afflusso così ingente di persone.
I comuni costieri, in Sardegna, sono d’accordo su alcuni principi a salvaguardia della natura. Innanzitutto ci sarà la possibilità solo per un numero limitato di persone di accedere agli arenili. E poi si dovranno rispettare una serie di norme a tutela dell’ecosistema e della salute pubblica. Per esempio sarà vietato fumare, portare oggetti in plastica in spiaggia, abbandonare i rifiuti o raccogliere sabbia e conchiglie da esibire come souvenir delle vacanze.
Per riferire qualche dato più preciso sulle regole che saranno in vigore, a Punta Molentis, una delle perle di Villasimius custodita da coste rocciose, fino al 31 ottobre il tetto massimo di ingressi sarà di 600 persone.
Nella parte nord est della Sardegna, precisamente a Cala Brandinchi e Lu Impostu, nel comune di San Teodoro, il massimo consentito di persone sarà di 1.447 nella prima e 3.352 nella seconda spiaggia. Ingresso limitato a 1.500 bagnanti, invece, nella spiaggia de La Pelosa a Stintino.
La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo per il suo mare così cristallino e invitante. L’ambiente che fa da cornice ad un elemento così prezioso va attentamente tutelato. Ecco perché non sono da disdegnare regole come queste che servono a non disperdere ciò che ci caratterizza. E’ poi da considerare che il 2023 sarà, secondo le stime, un anno particolarmente positivo per il nostro turismo in termini di presenze.