UN BRUTTO ANATROCCOLO 3

Un brutto anatroccolo, lo spettacolo all’Università di Cagliari

Il 30 giugno in Via Sant’Ignazio lo spettacolo per bambini Un brutto anatroccolo

Tempo d’estate, tempo di spettacoli all’aperto per godere appieno la cultura e la città in una simbiosi che esalta gli spazi urbani strettamente connessi alle risorse artistiche, all’aggregazione e al piacere di stare insieme. Un modo per riscoprire i luoghi del quotidiano in modo creativo, conferendogli nuova vitalità e plusvalore. Secondo questa logica, collaudata con successo da decenni, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno propone venerdì 30 Giugno 2023 alle ore 19.00 presso lo spazio all’aperto della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche Politiche in Via Sant’Ignazio da Laconi,70 a Cagliari lo spettacolo per bambini e famiglie “Un brutto anatroccolo” della compagnia Cattivi Maestri di Savona con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta per la regia di Antonio Tancredi.

Chi è quell’anatroccolo che scappa dalla sua fattoria, che corre, inciampa, si nasconde? Perché scappa? Il mondo fuori è così grande, forse troppo grande per lui. Ce la farà? Ce la farà e un giorno, guardando il suo riflesso su uno specchio d’acqua, scoprirà di non essere più quel brutto e goffo anatroccolo, quell’anatroccolo così strano che veniva rincorso e beccato dagli animali del suo stesso cortile. Ma questo lo scoprirà solo dopo un lungo e faticoso viaggio alla ricerca di una nuova casa, di nuovi amici, di qualcuno che lo accolga così com’è. Per quanto ci si possa credere brutti, o gli altri ci facciano sentire diversi, c’è e ci sarà sempre un posto dove non saremo mai fuori luogo.

Scoprirsi dei bellissimi cigni

Un luogo e un tempo in cui scoprirsi dei bellissimi cigni. Far rivivere questa storia è ricordare a noi stessi il brutto anatroccolo che eravamo, perché in fondo tutti lo siamo stati, senza dimenticare che c’è sempre un cigno dentro di noi e che vale sempre la pena cercarlo e farlo venir fuori. Lo spettacolo non si discosta dal racconto di Andersen. Le vicende che riportate sulla scena corrispondono in gran parte a quelle del racconto. Ma come sempre la scena offre la possibilità di farle rivivere in maniera diversa. Il punto di vista scelto per raccontarla è quello di chi l’ha incontrato.

C’è chi ne conserva un bel ricordo, chi è contento che sia andato via, chi ne sente la mancanza, chi avrebbe voluto giocarci di più, chi invece lo riteneva inutile perché non sapeva fare le fusa o un uovo. Ogni racconto-intervista offre la possibilità di conoscere qualcosa di più del nostro anatroccolo, di comprendere le sue paure, la sua rabbia, la sua tristezza e condividerne la gioia finale. Le parole dell’anatroccolo sono lasciate a brevi frasi dette tra un racconto e l’altro. Solo in questi intermezzi, che coincidono con le fughe da un posto ad un altro, lo si sente e si vede agire, compare e riaffiora. In questi passaggi che corrispondono anche ai cambi di stagione, si assiste alla trasformazione dell’anatroccolo, una trasformazione che non è altro che la somma di tutto quello che gli è successo, di chi ha incontrato e delle emozioni che ha vissuto.

L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno in collaborazione con il Circolo Ricreativo dell’Università degli Studi di Cagliari e con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato Pubblica Istruzione, Beni Culturali Informazione Spettacolo e Sport, del MIC Ministero Della Cultura e della Fondazione Sardegna.

About Andrea Marcia

Studente di Scienze della Comunicazione, cinefilo impenitente e aspirante compositore.

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