Dott. Roberto Licheri

Il Diluvio Universale, cosa c’è di vero?

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Il Diluvio Universale, cosa c’è di vero?
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Ospite ai nostri microfoni il Dott. Roberto Licheri per raccontarci la storia del Diluvio Universale. È accaduto veramente? E se si, è stato veramente universale? Nell’intervista le risposte a queste e tante altre domande!

Nella Genesi, scritta da Mosè, la Bibbia recita: 5.” Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male”. 7. Il Signore disse:” Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato..”. 17.” Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui alito è vita..”8. Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore..

La narrazione del diluvio come punizione per la malvagità degli uomini ricorre in innumerevoli tradizioni. Si pensi alla storia del diluvio universale raccontato nell’epopea sumera di Gilgamesh. La stessa figura di Mosè è presente in diversi miti. Nella tradizione celtica, ad esempio, il suo nome è Dwifa ma in quella cinese viene chiamato Nuwah, in quella hawaiana Nu-u e Noa in amazzonico. Riguardo alla Genesi, non si hanno informazioni certe sulle fonti a cui Mosè attinse per scrivere la Genesi. E’ possibile che possedesse antichi documenti scritti (databili circa 4350 anni fa) conservati dai suoi antenati.

Ma il diluvio universale è realmente accaduto ?

” Si – racconta il Dott. Roberto Licheri, laureato in Geologia – e sono stati più di uno”. Inoltre, in base alle sue ricerche e agli studi effettuati da altri ricercatori, il Dott. Licheri ritiene che quelli che vengono definiti Diluvi Universali abbiano, invece, interessato solo determinate zone geografiche. “Sono eventi – spiega Dott. Licheri – causati da fattori diversi come un’eruzione vulcanica o la caduta di corpi celesti”. Nell’antico Messico, per esempio, si celebrava regolarmente un evento del passato in seguito al quale le costellazioni presero un nuovo aspetto. Molte leggende di vari popoli narrano dell’esistenza in passato di tre lune e della caduta o comunque della frantumazione di due di esse sul nostro pianeta.

Quando avvenne il Primo Diluvio?

” Il Primo Diluvio dovrebbe essere avvenuto – spiega il Dott. Licheri – alla fine dell’ultima glaciazione, circa 20.000 anni fa. La terra era interessata da un riscaldamento globale ed aveva raggiunto 15.000 anni fa, una temperatura superiore rispetto a quella odierna”.

“Sono svariati i riferimenti di questo evento – continua il Dott. Licheri – come il Libro dei Morti egiziano risalente al 1550 a. C, le famose iscrizioni nella tomba di Sethi I (1324-1279 a.C), padre di Ramses I, in cui si è descritto un grande diluvio che distrusse l’umanità. E’ molto importante sottolineare che queste fonti, per quanto datate solo 3000 anni fa, risalgono a tempi molto più antichi perché gli scriba scrivevano su pelli di animali che andavano rinnovate a seguito del loro facile deterioramento. Lo stesso accadeva ai sumeri i quali riscrivevano le tavolette per lo stesso problema”.

Inoltre, un evento come quello descritto nel Libro dei Morti viene raccontato nelle leggende indiane in cui il dio Shiva, irritato dal comportamento del genere umano, piangeva con lacrime di fuoco sommergendo la terra sotto una montagna d’acqua. Infine, nelle leggende cinesi si accenna ad un ‘dragone’ che,solcando i cieli, si tuffò nelle acque a sud innalzando un muro d’acqua che inondò la terra.

Ma cosa potrebbe essere avvenuto e quale fu l’area geografica sommersa?

“Si potrebbe ipotizzare – racconta il Dott. Licheri – che quanto descritto dalle leggende, sia stato causato dalla caduta di uno sciame di meteoriti che colpì la banchisa dell’Antartide. Siamo alla fine dell’ultima glaciazione avvenuta circa 20.000 anni fa. La terra era interessata da un riscaldamento globale ed aveva raggiunto 15.000 anni fa una temperatura superiore rispetto a quella odierna.”

La caduta dello sciame di meteoriti nell’ Antartide potrebbe aver determinato la rottura dell’intercapedine di una o più polinie, grandi laghi di acqua dolce generati all’ interno della banchisa in prossimità dei margini esterni dei ghiacciai nell’ Antartide. In questo caso, si sarebbe verificato il riversamento d’acqua dolce nel mare creando una enorme onda di marea causando la sommersione di una vasta area geografica. “Si tratta di una vasta area geografica – spiega il Dott. Licheri – che corrisponde all’incirca all’attuale Oceania, nell’oceano Pacifico, tra l’Indonesia e l’Australia”.

Ed il Secondo Diluvio?

“Del secondo diluvio parla Platone. Il secondo diluvio è quello Atlantideo che si è verificato circa 11.500 anni fa” – dice il Dott. Licheri.
Platone riferisce che il suo racconto su Atlantide sia frutto di storie raccontate da un sacerdote egiziano (Sonchis) a Solone, un politico ateniese suo avo. Questi ritornato ad Atene riportò in un manoscritto tradotto in greco, gli appunti del suo viaggio, compresa la storia di Atlantide.

Dov’era Atlantide e cosa accade?

Da una recente ricostruzione effettuata con il satellite Palsat (2001), Atlantide risulta essere una vasta penisola che comprendeva la porzione occidentale della catena montuosa dell’Atlante, la Mauritania ed il Marocco ed era delimitata dal Mar Mediterraneo a nord, dall’Oceano Atlantico ad Ovest, e dal grande fiume Taramansett a sud e ad est. L’epoca del diluvio era quello dell’ultimo periodo umido africano in cui, quelle che, adesso, sono zone desertiche erano pianure fertili caratterizzate da grandi laghi. Il fiume Taramansett aveva delle sponde, così come risulta dagli studi satellitari, il cui tratto più stretto aveva 40 km di estensione.

Il secondo diluvio “universale” si ritiene sia dovuto alla caduta di una cometa nel circolo polare artico. Questo evento catastrofico causò da un lato un onda di maremoto che si abbatté sulle coste occidentali dell’Africa e dall’altro la contemporanea evaporazione del ghiaccio che determinò la formazione di molte nubi. Queste ultime vennero trasportate dai venti nella zona equatoriale, provocando una pioggia torrenziale con un enorme aumento del deflusso fluviale.

Ma quale fu la zona sommersa ?

La zona geografica sommersa dalla acque non fu Atlantide ma la sua capitale di cui non si conosce il nome ma “dalla descrizione che viene fatta – racconta il Dott. Licheri- si suppone che fosse un isola nell’isola”. La capitale di Atlantide si ergeva un isola a forma circolare situata nel mezzo della foce del fiume Taramansett. La testimonianza della sua esistenza potrebbe essere la struttura di Richat, chiamata “l’occhio del sahara” che avrebbe le dimensioni simili a quelle descritte da Platone per questa città e sarebbe situata nella Mauritania meridionale.

L’Arca di Noè descritta nella Genesi a quale periodo risale?

Il diluvio biblico è sicuramente il più conosciuto e fu un evento catastrofico accaduto intorno al 6700 a.C. dovuto al riversamento delle acque del Mar Mediterraneo in quello che oggi è il Mar Nero. Intorno al 7000 a.C, a causa dell’innalzamento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacciai, il livello del Mediterraneo salì portandosi al livello quasi attuale, mentre il Mar Nero, allora un lago, stava al di sotto di circa 100 metri ed era isolato dal Mediterraneo da una esigua striscia di terra che è l’attuale stretto del Bosforo. Gli studi condotti dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel 2007 portano a ritenere che una grande ondata di marea probabilmente dovuta al cedimento di una enorme porzione del lato sud est dell’Etna provocò il superamento dello stretto del Bosforo, aprendo un varco e permettendo così il
riversamento del Mediterraneo nel mar Nero con una grande ondata di marea. Il riversamento fu accompagnato da un fragore assordante e durò circa 2 anni. La visione terrificante rimase sicuramente viva nelle popolazioni che vivevano in quelle aree e che erano dedite all’agricoltura ed alla pastorizia e che dovettero fuggire spaventate sulle montagne.

La vicenda descritta nella Genesi ha subito delle contaminazioni riguardanti eventi precedenti. Si pensi al termine Arca che è di origine sumera mentre il corrispondente termine ebraico è Terah e così vale per il protagonista sumero Ut Noa Pistim descritto nell’ epopea sumera di Gilgamesch. Ut Noa Pistim, al pari di Noè, ma in un’epoca antecedente al diluvio biblico, si era salvato da un grande diluvio grazie alla costruzione di un arca.

Chi è il Dott. Licheri?

Il Dott. Licheri (Cagliari, 1956) è laureato in Geologia all’ Università di Cagliari. Ha collaborato come consulente esterno con l’Istituto di Scienze dei Materiale dell’Università di Cagliari durante la manifestazione Monumenti Aperti 2016. Appassionato di archeologia e storia antica studia da 12 in particolare la storia dei Diluvi Universali in una prospettiva che abbraccia non solo i miti e la storia ma anche la geomeccanica e l’astronomia.

About Alessandra Sias

Laurea in Economia,Tra i vari interessi la scrittura, lo studio delle tematiche inerenti all'energia.

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