Ötzi, il Dna dei sardi del Neolitico

Ötzi è una star e come capita a tutte le star, ogni occasione è buona per fare notizia.

La mummia di homo sapiens

Questa volta Ötzi, uno dei tanti nomignoli affibbiati alla mummia di homo sapiens ritrovata nel 1991 da due escursionisti tedeschi ai piedi del ghiacciaio del Similaun, in Alto Adige, è ritornato sulle cronache di tutta Italia in corrispondenza dell’apertura annuale della sua “iceman box”, la cella frigorifera che custodisce i resti del corpo del pastore preistorico assassinato sulle Alpi durante l’Età del rame, tra i 5300 e i 5200 anni fa.

Le origini di Ötzi

E come ogni anno, sono ritornate di moda le sue origini. Ötzi, l’uomo del Similaun, era sardo. Un motivo di grande orgoglio per sostenitori dei Quattro Mori, grazie all’Iceman dell’Età del rame è stato possibile ricostruire la vita a cavallo tra il Neolitico e l’Età del bronzo, ha indirizzato gli studiosi verso un’enorme mole di scoperte ed è sostanzialmente un libro aperto per antropologi e archeologi che grazie a lui hanno scoperto parte degli usi e dei costumi del passato remoto. Il problema è che Ötzi non era sardo. Perlomeno, non nella concezione di sardità che si è fatta largo negli ultimi tempi.

L’anatomopatologa Martina Tauber

L’ultima in ordine di tempo a citare la sardità di Ötzi è stata l’anatomopatologa Martina Tauber, che, a Bolzano, cura lo stato di conservazione della mummia del Similaun. «Ötzi era sardo e aveva il colesterolo», ha detto qualche giorno fa. Disavventure lipidiche a parte, per chi non ha dimestichezza con la genetica è tutto sommato facile immaginare un migrante ante litteram che, superando in qualche modo il problema dei trasporti (attuale 5mila anni fa proprio come oggi), lascia l’isola e si sposta verso l’arco alpino in cerca di chissà quale fortuna. La realtà, però, è molto diversa da quanto si possa immaginare, perché Ötzi non arrivava dalla Sardegna.

I primi studi su Ötzi

Gli studi effettuati dal 1994 hanno dimostrato che il Dna materno della mummia del Similaun arriva da una linea genetica che ha avuto origine proprio nelle Alpi e che, oggi, è estinta. Le origini sarde, dunque, deriverebbero dal padre. Ed in effetti, è proprio così ma la linea paterna ereditata da Iceman è in realtà parte di un substrato genetico arrivato di Europa dall’Oriente durante una delle prime grandi migrazioni del Neolitico. Con il passare del tempo, con le contaminazioni successive dettate dalla demografia, questo tipo di linea genetica si è sostanzialmente estinta in tutto il continente europeo ma non in Sardegna che, grazie all’isolamento naturale, ha conservato parte del corredo genetico dei primi migranti del Neolitico. Più che sardo, dunque, Ötzi aveva in comune con i sardi parte del Dna degli antenati di 8mila anni fa. Un reperto inestimabile Nonostante la denominazione di origine non controllata.

Iceman

Ötzi resta una star, ha il suo sito internet, www.iceman.it, e un’ala del Museo Archeologico di Bolzano dedicata, in grado di affascinare studiosi e curiosi di tutte le età. Studiando i suoi resti è stato possibile determinare la sua età al momento del decesso, circa 45 anni, la sua alimentazione tipo, perlopiù carne di stambecco o cervo accompagnata dal farro, e le sue patologie, l’uomo del Similaun aveva una netta predisposizione alle malattie cardiovascolari, soffriva di intolleranza al lattosio e della malattia di Lyme, probabilmente a seguito della puntura di una zecca.

Il primo essere umano tatuato

Ötzi è anche il primo essere umano tatuato, ne aveva ben 61, ma li utilizzava come una cura protostorica da interpretare sul modello dell’agopuntura. Infine, il suo corredo e la sua ascia di bronzo lasciavano intendere che appartenesse ad una classe medio alta, il che spiegherebbe il suo assassinio.

Le cause della morte

Perché Icemen è morto a causa di una freccia che lo aveva trafitto all’altezza della schiena. Poi è rimasto sostanzialmente ibernato nel luogo dove è stato ritrovato nel 1991 in uno stato conservazione incredibile, al punto che venne scambiato per un “moderno” alpinista. Il corpo di Ötzi, invece, era un biglietto di andata e ritorno dal passato.

About Agnese Goddi

Sono una studentessa di Beni culturali, indirizzo Archeologico Sono appassionata di arte, in tutte le sue forme, e di sport

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