Conferenza Stampa Inge Morath

Inge Morath al Palazzo di Città

A Palazzo di Città “Una donna, una vita, la fotografia”, la grande retrospettiva italiana delle opere di Inge Morath, la prima donna ad essere accolta nella celebre agenzia fotografica Magnum Photos.

E’ stata presentata alla stampa la mostra “Una donna, una vita, la fotografia” che raccoglie 150 opere della fotografa Inge Morath, la prima donna che fu chiamata da Robert Capa a far parte dell’agenzia Magnum Photos.

L’iniziativa cade in occasione delle celebrazioni per centenario dalla nascita di Inge Morath. L’esposizione curata da Brigitte Blüml – Kaindl e Kurt Kaindl, collaboratori della Morath, ripercorre il cammino umano e professionale dell’artista dagli esordi al fianco di Ernst Haas ed Henri Cartier-Bresson nell’agenzia Magnum Photos fino alla collaborazione con prestigiose riviste quali Picture Post, LIFE, Paris Match, Saturday Evening Post e Vogue.

Maria Dolores Picciau, assessora alla Cultura commenta:” Tutta la produzione della Morath riflette la sua figura, viaggiatrice instancabile, poliglotta, donna dai multiformi interessi che non teme barriere culturali, linguistiche o geografiche.

Nel lavoro di Inge Morath infatti una particolare attenzione viene rivolta al ritratto delle persone. Che si trattasse di persone comuni o personaggi celebri del mondo della cultura il suo interesse era identico e s’indirizzava sempre verso l’intimità di ciascuno. Nelle fotografie di Inge Morath emerge sempre una componente di vicinanza, non solamente fisica, ma soprattutto emotiva. Come lei stessa ha scritto: “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”.

Il Percorso espositivo

Il percorso espositivo presenta alcuni dei suoi reportage più famosi. Si parte dal servizio realizzato a Venezia nel 1955 con immagini che ritraggono persone nella loro quotidianità, come era nella tradizione dell’agenzia Magnum. L’itinerario prosegue in Spagna, nella Romania comunista, nella natia Austria e Regno Unito, Iran e Russia. In particolare, in Iran Inge Morath ritrae la dimensione femminile in una società fortemente patriarcale cogliendo anche il rapporto fra le vecchie tradizioni e le trasformazioni innescate dalla moderna società industriale. Riguardo alla Russia, il primo viaggio avvenne nel 1965 con il marito Arthur Miller. Da quel viaggio nacque un ampio lavoro fotografico che negli anni successivi si arricchì da altro materiale raccolto in altre occasioni. Il percorso si chiude idealmente a New York dove nel 1957 realizza un servizio per conto della Magnum. 

La mostra dà inoltre ampio spazio al ritratto, un tema che l’ha accompagnata per tutta la sua carriera. Da un lato era attratta da personaggi celebri, quali Igor Stravinsky, Alberto Giacometti, Pablo Picasso, Jean Arp, Alexander Calder, Audrey Hepburn, dall’altro dalle persone semplici incontrate durante i suoi reportage. 

Infine, l’ultima sezione propone, inoltre, la serie di curiosi ritratti ‘mascherati’ nati dalla collaborazione con il disegnatore Saul Steinberg del cui lavoro Inge Morath fu entusiasmata. Steinberg aveva iniziato a realizzare la sua serie di maschere e chiese alla Morath di trovare delle persone da fotografare con gli abiti adatti per quelle maschere. Gli scatti hanno in comune il fatto di essere ambientati nella vita quotidiana newyorkese. 

La vita di Inge Morath

Inge Morath nasce a Graz, in Austria, il 27 maggio 1923. Dopo gli studi di lingue a Berlino, lavora prima come traduttrice, poi come giornalista e redattrice per ‘Heute’, una pubblicazione di servizi di informazione con sede a Monaco. Inge Morath possiede sia il dono le parole che per immagini. Per tutta la vita sarà infatti una prolifica autrice di diari, lettere e racconti. Amica del fotografo Ernst Haas, scrive degli articoli di accompagnamento per alcuni suoi scatti. Viene così invitata da Robert Capa ad unirsi alla nuova agenzia Magnum in qualità di redattrice e ricercatrice. Inizia a fotografare nel 1951 a Londra e nel 1953 entra ufficialmente a far parte di Magnum Photos come fotografa. Tra il 1953 ed il 1954, mentre porta a termine i suoi primi incarichi autonomi, Morath funge da assistente di Henri Cartier-Bresson. Nel 1955 diventa a pieno titolo membro dell’agenzia. E’ stata la prima fotografa ad aver ottenuto il Großer Österreichischer Staatspreis e nel 1984 ha ricevuto la laurea Honoris Causa in Belle Arti dall’Università del Connecticut. Inge Morath scompare a New York il 30 gennaio 2002. (.www.maestridellafotografia.it)

Organizazione e Partners

La mostra è organizzata da Marco Minuz di Suazes in collaborazione con Fotohof e Magnum Photos. I curatori sono Brigitte BlümI-Kaindl e Kurt Kaind. L’evento è promosso dal Comune di Cagliari e dalla Fondazione di Sardegna.

Informazioni

orari dall’8 luglio fino al 31 agosto:

da martedì a domenica dalle ore 10 alle 20 (lunedi chiuso)

orari dal 1 settembre: 

da martedì a domenica dalle ore 10 alle 18 (lunedì chiuso)

Biglietti:

Intero 8,00; Ridotto 4,00

Intero Rinascente, Musei e Beni Culturali convenzionati 6,40

Ridotto Rinascente, Musei e Beni Culturali convenzionati 3,20

About Alessandra Sias

Laurea in Economia,Tra i vari interessi la scrittura, lo studio delle tematiche inerenti all'energia.

Controlla anche

Daniele Gaglianone svela i segreti del cinema con una masterclass imperdibile

Un’occasione unica di apprendere i linguaggi del cinema e del documentario con il regista Daniele …