Enrico Berlinguer una delle figure politiche più rispettate, iconiche della I Repubblica
Enrico Berlinguer una delle figure politiche più rispettate, iconiche della I Repubblica. Berlinguer sardo orgoglioso dall’ardente spirito politico, attivo politicamente già nella sua terra natia durante la Resistenza antifascista.
Nell’agosto del 1943 aderisce al Partito Comunista Italiano e si fece strada tra le fila dell’organizzazione giovanile. Inizia il suo impegno politico con la partecipazione alle lotte antifasciste dell’Italia badogliana. Berlinguer nel 1944 accompagnò il padre Mario in un viaggio a Salerno. Mario Berlinguer aveva avuto un incarico per la pulizia degli incarichi statali ancora ricoperti da fascisti. Nel suo viaggio a Salerno con il padre conobbe Palmiro Togliatti.
Da qui iniziò la sua ascesa nel Partito socialista italiano, ottenne un incarico nella Federazione giovanile comunista italiana per un periodo in ambito sindacale e dovette trasferirsi a Roma. In poco tempo Enrico Berlinguer divenne vice presidente della Federazione giovanile comunista italiana . Nel settembre del 1944 si trasferisce a Roma con la famiglia, poi a Milano dove lavora nel Fronte della gioventù, il movimento politico fondato da Eugenio Curiel per coordinare l’arcipelago delle organizzazioni giovanili antifasciste.
Tra luglio e agosto del 1946 ebbe l’opportunità di avere un incontro con Stalin in quanto capo delegazione del Fronte della gioventù, in quel momento in visita nell’Unione Sovietica. Al suo ritorno organizza con Palmiro Togliatti la I Conferenza Nazionale del PC per il 23 maggio 1947.
Nel corso dell’VIII Congresso del Partito Comunista Italiano alla fine del 1956, Berlinguer fece il primo discorso di distacco dalla politica dell’URSS e una difesa della politica post bellica dei comunisti italiani. Berlinguer fu rimpiazzato nella Federazione giovanile comunista italiana per un calo nelle iscrizioni nello stesso anno.
Nel 1957 torna a Cagliari dopo il matrimonio con Letizia Laurenti. Nello stesso anno fu nominato vice segretario del PC in Sardegna per risollevare i consensi dopo le elezioni regionali. Nell’estate dell’anno dopo torna a Roma richiamato da Togliatti e Longo per collaborare nella Direzione dell’ufficio di segreteria. Nel corso del IX Congresso del Partito Comunista nel 1960, Berlinguer si inserisce stabilmente nella Direzione del PC.
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