san teodoro jazz 1 5 settembre

In Gallura l’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz

Cinque giorni di concerti nel cuore di San Teodoro e in alcune tra le sue spiagge più rappresentative

Ritorna a San Teodoro il tradizionale appuntamento di fine estate con il festival San Teodoro Jazz, la manifestazione – quest’anno alla sua ottava edizione – dedicata al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni con la direzione artistica del clarinettista teodorino Matteo Pastorino.
Cinque giorni ricchi di concerti nel suggestivo borgo gallurese alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu, con il quartetto di Gabriel Marciano, l’ensemble “Perennials” di Chase Elodia e il progetto “Lightside” di Matteo Pastorino.

Abbiamo poi il duo “KARI-OKA” di Margherita Lavosi e Cristian Ferlito, il trio di Antonio Floris e il quintetto di Federica Piu, tra gli altri. Ad arricchire gli appuntamenti del festival le STJ Sessions, concerti arricchiti dalla formula della jam session con Elias Lapia, Rebecca Ginatempo, Paolo Addis, Luca Crusco e Marco Indino.

Nato da un’idea del suo direttore artistico, il clarinettista teodorino Matteo Pastorino (da anni trapiantato a Parigi), e supportato con forza dal Comune di San Teodoro e da questa edizione sponsorizzato e pubblicizzato da Henri Selmer Paris, azienda francese produttrice di strumenti musicali a fiato, il festival nelle passate edizioni ha ospitato sul suo palcoscenico alcuni tra i più importanti artisti del panorama nazionale e internazionale, come il cantante David Linx, i batteristi Roberto Gatto, Francesco Ciniglio e Greg Hutchinson, il fisarmonicista Luciano Biondini e il batterista Jarrod Cagwin, i pianisti Danny Grissett e Domenico Sanna e il trombettista Raynald Colom, tra gli altri.

Alla ricerca di progetti musicali autentici e con spirito di ricerca

«L’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz ci rende orgogliosi e pronti ad affrontare una nuova sfida. Quest’anno ospiteremo giovani artisti provenienti, oltre che dalla Sardegna, da diverse parti del mondo, ognuno portatore di un messaggio originale. La scelta artistica ha voluto puntare soprattutto su progetti musicali autentici e con spirito di ricerca, che rappresentano bene il jazz contemporaneo e che lo spingono verso nuovi livelli di creatività», spiega Matteo Pastorino, direttore artistico del festival San Teodoro Jazz.

«Il jazz è una lingua che unisce persone di diverse età e culture, e siamo felici di proporre una varietà di concerti che riflettono ed esaltano questa diversità. Circondati dalle bellezze di San Teodoro, abbiamo creato uno spazio in cui i musicisti possono interagire, in comunicazione diretta con il pubblico e la comunità. Un ambiente che rivivremo in piazza Gallura e nei consueti e splendidi luoghi sul mare, come la spiaggia di Isuledda, di Punta Est e di Cala d’Ambra. Senza dimenticare i concerti chiave nei locali notturni del borgo e nelle nuove realtà che hanno raggiunto il San Teodoro Jazz, permettendo di ampliare la programmazione che quest’anno conta ben tredici concerti in cinque giorni. Siamo convinti che questo scambio possa portare a nuove idee e nuove collaborazioni, che arricchiranno l’offerta culturale e musicale regionale.»

«A tale proposito il San Teodoro Jazz è felice di avviare un connubio con un’altra realtà locale, il “Cala d’Ambra Music Festival”, per l’organizzazione di due appuntamenti, nell’ottica di rafforzare una filiera culturale locale e regionale, incentivandola a essere più interattiva e intraprendente. Sono molto fiero che il festival abbia creato una salda rete di volontari, artisti, sponsor e collaboratori che lavorano per rendere possibile la sua esistenza. Lo migliorano e contribuiscono alla sua crescita, coltivando un pubblico sempre più appassionato, curioso e numeroso.»

Il programma del 1° settembre

L’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz prenderà il via venerdì 1 settembre nella spiaggia di Isuledda alle 18: in scena ci sarà il pianista e polistrumentista spagnolo Ignacio Plaza Ponce con “Arrullos”, un nuovo progetto di jazz da camera, insieme al contrabbasso e la voce di Sélène Saint-Aimé e il clarinetto basso di Matteo Pastorino. Alle 20 gli appuntamenti continueranno presso l’Esagono di Cala d’Ambra con la STJ Session, vero e proprio momento d’incontro e di scambio musicale. Ci saranno in aggiunta ospiti a sorpresa e il sassofonista Elias Lapia.

Programma del 2 settembre

Sabato 2 settembre sarà nuovamente l’Esagono di Cala d’Ambra a ospitare alle 18 il quintetto della cantante Federica Piu con il progetto “Dedicated to”, un viaggio attraverso una selezione di brani-dedica verso gli amici, gli amori e i mentori degli stessi autori che li hanno composti. Ad accompagnarla ci saranno Marco Maltalenti alla tromba, Paolo Corda alla chitarra, Lorenzo Agus al contrabbasso e Jacopo Careddu alla batteria.

Alle 21 il festival ritornerà nella storica cornice della piazza Gallura, dove a salire sul palco sarà il trio della contrabbassista e cantante Sélène Saint-Aimé, con Boris Reine-Adélaïde (tamburo bèlè e percussioni) e Rafael Aguila Arteaga (sax tenore). La musica continuerà alle 23 presso l’Attimo di San Teodoro con la STJ Session con al centro il batterista Paolo Addis.

Programma del 3 settembre

Domenica 3 settembre gli appuntamenti della giornata inizieranno alle 18 a Bistrobar di via Lù Impostu 49 (a ridosso dalla spiaggia di Lu Impostu) con il progetto “KARI-OKA” della cantante Margherita Lavosi e del chitarrista Christian Ferlito, un vero e proprio viaggio nel Brasile e nella sua enorme varietà di culture e generi musicali, sublimati in un concerto carico di ritmo, bellezza melodica e sofisticata raffinatezza.

La piazza Gallura si accenderà alle 21 per il quartetto del brillante sassofonista campano Gabriel Marciano, affiancato da Vittorio Esposito al pianoforte, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria. La formazione ha suonato in diversi club e festival italiani, come la “Corte dei Miracoli“ di Milano in occasione del famoso JazzMi, uno dei jazz festival più importanti in Italia.

La serata continuerà alle 23 presso il Gallo Blu con il consueto appuntamento dedicato alla STJ Session in cui protagonista sarà la cantante Rebecca Ginatempo.

Programma del 4 settembre

Il penultimo giorno del festival San Teodoro Jazz si aprirà alle 18 nella cornice della spiaggia di Isuledda con il trio del chitarrista Antonio Floris affiancato Alessandro Bintzios al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria: sezione ritmica tra le più richieste nella scena jazzistica romana, già protagonista la sera prima nel set di Gabriel Marciano.

In serata un’altra stella infiammerà la piazza Gallura: alle 21 protagonista sarà il batterista e compositore newyorkese Chase Elodia, che al festival presenterà il progetto Perennials, fondato nel 2020 e sbocciato nel 2022 con l’album “Portrait Imperfect”, pubblicato da Biophilia Records oltre che nominato come uno dei migliori nuovi album dell’anno da Downbeat. La band è formata da Claire Dickson alla voce, Theo Walentiny al piano/tastiere e Alessandro Mazzieri al basso. La Posta, nel largo Emilio Lussu di San Teodoro, ospiterà alle 23 la STJ Session con i protagonisti del festival e tanti ospiti a sorpresa.

Il programma del 5 settembre

Il sipario sull’edizione numero otto del San Teodoro Jazz calerà martedì 5 settembre a Capo Coda Cavallo (piazza Punta Est). Alle 18 il direttore artistico e clarinettista Matteo Pastorino presenterà il progetto Lightside, insieme a una formazione d’eccezione che vedrà Domenico Sanna al pianoforte, Dario Deidda al basso elettrico e Armando Luongo alla batteria. “LightSide” esprime la voglia del clarinettista teodorino di riallacciare e rinforzare il legame con le proprie origini.

Il festival saluterà il suo pubblico, fissando al contempo l’appuntamento per la prossima edizione, alle 23 presso La Posta, con la partecipazione del sassofonista Luca Crusco, del trombettista Marco Indino e tanti ospiti, pronti ad alternarsi per dare vita a nuove musiche e suggestioni con l’improvvisazione come comune denominatore.

Il festival

San Teodoro Jazz nasce nel 2016 da un’idea del clarinettista di San Teodoro Matteo Pastorino, in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro e le associazioni Musicultura Sardegna e San Teodoro Jazz, con il chiaro obiettivo di creare nella suggestiva zona della Gallura e dell’intero Mediterraneo un appuntamento destinato a crescere ed evolversi negli anni con proposte qualitative, di spessore e costantemente aperte alla contaminazione: aspetti congeniti in un genere ibrido e geneticamente aperto a nuove influenze come il jazz, genere che in terra sarda ha attecchito prolificamente conquistando il favore del pubblico e vantando un numero sempre più elevato di musicisti di spessore e qualità.

Il luogo

San Teodoro, conosciuto in Gallura come Santu Diàdoru, è un borgo abitato da poco meno di cinquemila residenti in inverno, animato da decine di migliaia di turisti d’estate. Il centro prese vita nel XVII secolo, nell’immediato entroterra alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu: contemporaneamente pastori e pescatori popolarono la splendida porzione di terra, frequentata comunque sin dalla preistoria. Il nuraghe della borgata Naracheddu è la testimonianza più rilevante. Esisteva un centro abitato anche in età romana, i cui reperti archeologici sono documentati nel Museo del Mare.

Fra gli appuntamenti da non perdere ci sono le feste del patrono san Teodoro, la cui chiesa fu ricostruita a metà XX secolo, e quella di sant’Andrea, che si svolge nel quartiere di Montipitrosu. Molto suggestivi i fuochi di sant’Antonio Abate, festa detta Lu Fuculoni, durante la quale la popolazione si raccoglie attorno ai falò in onore del santo. San Teodoro è luogo di delizie per il palato: a maggio ecco l’Aglióla, dove assaporare i piatti tipici. La cucina ti conquisterà con la zuppa gallurese, fatta con pane, formaggio e brodo di manzo. Per quanto riguarda il dolce, fatti tentare da cucciuléddimilàti, fagottini al miele, frisjióliléti, frittelle, e niuléddha, con mandorla e arancia grattugiata. Tutto accompagnato da un calice di vermentino di Gallura.

About Giulia Pili

Sono una studentessa al secondo anno di Scienze della Comunicazione, appassionata di musica e scrittura.

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