Un migliore stile di vita dopo l'operazione di cataratta

Un migliore stile di vita dopo l’operazione di cataratta

Importantissima indagine svolta da una conosciuta azienda oculistica

Secondo lo studio ‘Alcon Eye on Cataract’, il 45% degli italiani dopo l’intervento ha la sensazione di vedere le cose come una individuo più giovane Dopo i 50 anni, la vista è tra le situazioni dell’invecchiamento a cui si dedica maggior riguardo, subito dopo le problematiche motorie e di memoria che sono entrambi in prima posizione. Il 45% degli italiani, dopo l’operazione relativa alla cataratta, sente di vedere come una persona più giovane con un aumento della qualità di vita nel 79% dei casi. La metà è a conoscenza del tipo di intervento, meno del 40% sa che potrebbe anche porre rimedio alla presbiopia e all’astigmatismo. Sono questi, in breve, gli esiti di ‘Alcon Eye on Cataract’, studio sulle prospettive, conoscenza e necessità della chirurgia della cataratta, appoggiata da Alcon -impresa presente nel comparto oftalmico – e esibita a giugno, mese rivolto a questo tema.

Periodo dello studio nazioni e numero di pazienti coinvolti

Lo studio, eseguito tra marzo e aprile 2023 nel Belpaese e, in maniera complessiva, in 10 nazioni– Australia, Brasile, Cina, Germania, Giappone, India, Spagna, Stati Uniti, Corea del Sud – ha riguardato 7.331 persone con oltre 50 anni, sia con problemi di cataratta nell’ultimo lustro, che siano già operati o stiano aspettando l’ intervento, sia senza diagnosi.

Cateratta segnale del tempo che passa

Il problema di cataratta – spiega l’azienda in una nota – è certamente un segnale importante e naturale dell’invecchiamento del sistema oculare che, se insieme alla presbiopia e da concomitanti vizi di refrazione, provoca danni importanti allo stile di vita. Gli esiti di questo studio in Italia, insieme a quelli globali, mettono in evidenza, da un lato le cose positive che l’operazione chirurgica porta, ma allo stesso tempo constatano una bassa conoscenza sia sulla tipologia di operazione e in cosa riguardi. 

Numero di operazioni in Italia e nel mondo

La chirurgia di cataratta, l’operazione più fatta al mondo con circa 30 milioni di interventi l’anno e più di 715mila in Italia, riguarda nel cambiare il cristallino, la lente naturale dell’occhio che diventa meno nitida con lo sviluppo della cataratta, con una lente intraoculare.

Vari tipologie di lenti

Si hanno vari tipi di lenti intraoculari (Iol) oggi, che permettono di conseguire il migliore esito refrattivo nel post-intervento di cataratta.

Si possono risolvere altri problematiche oculari

E’ infatti possibile mettere apposto la presbiopia e/o l’astigmatismo insieme alla rimozione della cataratta, diminuendo o eliminando del tutto la necessità di utilizzare gli occhiali nel post-operatorio. L’indagine dimostra che solo il 38% degli intervistati in Italia è a conoscenza di tali potenzialità.

Le dichiarazioni di un noto chirurgo sulla questione

“Lo specialista, come confermato anche dall’indagine – afferma Edoardo Ligabue – rimane il punto di riferimento principale per il paziente: per questo educazione e informazione sono centrali per scegliere la soluzione che più incontra le sue esigenze. Oggi la ricerca e l’innovazione tecnologica – sottolinea – continuano a progredire e questa evoluzione ha portato a un cambio generazionale grazie alla disponibilità di lenti intraoculari che correggono la presbiopia e che mantengono la qualità visiva con un impatto importante sulla qualità della vita”.

Le percentuali dell’uso degli occhiali prima e dopo l’intervento

La percentuale di pazienti che ha avuto necessità di ricorrere agli occhiali nel post-intervento – prosegue la nota – si è diminuita moltissimo a livello internazionale. Si va, infatti dall’81% prima dell’operazione di cataratta al 45% post-intervento. Il 45% dei individui sottoposti all’intervento di cataratta percepisce inoltre di vedere come una persona più giovane con un impatto positivo sulla qualità di vita. In Italia, le aspettative di coloro che sono in attesa di intervento chirurgico per la cataratta si concentrano sulla possibilità di migliorare nella lettura (81%), nella guida (70%), nell’utilizzo di device tecnologici (69%) e nella risoluzione di cruciverba e puzzle (64%).

About Giorgio Saitz

Appassionato di calcio a livello enciclopedico con la passione per l'economia e la giurisprudenza

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