L’Ente Parco dell’Asinara ha presentato i risultati del progetto di riforestazione marina più grande mai realizzato nel Mediterraneo.
Il progetto si concentra sulla riforestazione della posidonia oceanica e ha seguito le prescrizioni del Decreto di Via del ministero dell’Ambiente. Durante l’intervento, abbiamo estratto oltre 140.000 talee e le abbiamo reimpiantate lungo la costa. Mantengono però le stesse condizioni ecologiche e una profondità media di 18 metri.
I professori Andrea Cossu e Vincenzo Pascucci, insieme al ricercatore Mario De Luca, hanno presentato i risultati di questo intervento, coordinando le attività operative in mare con l’aiuto di una cinquantina di tecnici esperti. La presentazione si è svolta in presenza del sindaco Massimo Mulas e del direttore del parco Vittorio Gazale.
Nell’ambito di questo progetto, è stata coinvolta l’ADSP (Autorità di Sistema Portuale), rappresentata dall’ingegnere Marco Mura. La capitaneria di porto, guidata dal comandante Gabriele Paschiulli, ha supervisionato l’intero processo, mentre Ispra e Arpa Sardegna hanno fornito il monitoraggio. Caterina D’Anna e Antonello Cossu hanno illustrato i dettagli di tale monitoraggio.
Le operazioni sono iniziate con il prelievo delle piante dall’imboccatura del porto, seguito dal trasferimento a terra per la selezione delle talee. Successivamente, abbiamo trasportato le talee nell’area di Abbacurrente per il trapianto. Abbiamo effettuato il trapianto manualmente utilizzando 250 geostuoie biodegradabili, coprendo un’area di oltre 11.500 metri quadrati di fondale.
È stato presentato anche un altro intervento incluso nel Decreto Via, che ha coinvolto direttamente l’AMP (Area marina protetta) dell’Asinara. Paolo Guidetti della stazione zoologica Anton Dohrn ha illustrato il posizionamento di dissuasori antistrascico e strutture di ripopolamento ittico nell’area di Cala Reale. Anche in questo caso, l’intervento si è distinto per l’innovazione, con l’utilizzo di moduli tridimensionali progettati e stampati per riprodurre l’habitat naturale.
L’intera area interessata da questi interventi sarà monitorata per 5 anni, coinvolgendo gli operatori della pesca. La mattinata si è conclusa con la presentazione dei principali progetti internazionali in corso nell’AMP, tra cui Sea forest Life, Strong sea Life e Life Amar.