L’Anteprima di “Chenamos in carrela” al Nuraghe Appiu ha mostrato tutto il potenziale di un sano connubio tra cibo, identità e storia
Archeologia sperimentale, visite guidate, trekking, passeggiate in bici e a cavallo alla scoperta del territorio, e poi escursioni in volo virtuale grazie alle ultime tecnologie in fatto di droni. L’anteprima di “Chenamos in carrela” a Villanova Monteleone mostra come la cultura gastronomica possa essere un vettore di traino straordinario per promuovere le ricchezze storiche e paesaggistiche di una comunità.
Dal primo mattino al Nuraghe Appiu un gran numero di visitatori ha partecipato al laboratorio sperimentale proposto dalla Ripam dell’Uniss e dall’associazione Sicut Erat. Le archeologhe hanno mostrato al pubblico tutte le fasi della lavorazione cerealicola e della produzione del pane nuragico. Prima la macinazione del grano, poi l’ottenimento della farina e quindi l’impasto per realizzazione di un prodotto azzimo, poi cotto in tegame sulle braci ed andato praticamente a ruba.
Tra i momenti più apprezzati le fasi della decorazione e la dimostrazione della marchiatura attraverso una pintadera. La gente si è incuriosita, ha fatto domande, ha assistito attivamente sperimentando con le proprie mani, e infine ha gustato il prodotto in un pregevole esempio di turismo esperienziale.
Alla scoperta di Villanova
Le visite guidate della cooperativa Itinera al complesso archeologico dell’Appiu, una struttura possente, polilobata, circondata da un grande villaggio sono proseguite in mattinata. Nonostante il gran caldo, non sono mancati i gruppi in mountainbike e anche chi non ha voluto rinunciare all’escursione a cavallo, come Jolanda Mathe, che con il suo stupendo “Pioneer”, impegnato pochi giorni fa a correre l’ardia di San Costantino a Pozzomaggiore, ha permesso a diversi giovani scoprire la passione per l’equitazione.
I rappresentanti della fpvSardegna hanno invece permesso a grandi e piccoli la scoperta dei panorami mozzafiato di questa località tra i cieli e le montagne di Villanova. Attraverso speciali visori, i partecipanti hanno sperimentato l’emozione di sentirsi alla guida di queste perle della tecnologia, che possono raggiungere i duecento chilometri orari in poco più di un secondo.
Tra le dimostrazioni dei mestieri tradizionali, un’antica macina da grano, posta all’interno della struttura ricettiva, è stata messa in funzione per dare prova dell’antica produzione della farina. Infine spazio al folclore: si sono esibiti il Coro de Iddanoa Monteleone, il Coro Femminile Duennas, e il Gruppo di ballo Tradizioni popolari di Villanova Monteleone. In serata c’è persino chi si è spostato sulla spiaggia di Poglina, che sta a pochissimi chilometri, per godere di uno spettacolare tramonto sul mare.
La realizzazione dell’iniziativa
L’iniziativa va in porto ogni anno grazie all’impegno di uomini e donne della Proloco di Villanova, che hanno preparato una succulenta vitella arrosto allo spiedo accompagnata da piatti della tradizione, da ottimi formaggi, vini e dolci del territorio. Viene realizzato tutto in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la Camera di Commercio di Sassari all’interno del progetto Salude & Trigu, la RAS, con l’affiancamento di numerosi partner tra i quali il Gal Logudoro Goceano e il Flag Nord Sardegna.
Tra i visitatori c’è stato anche il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, che ha dichiarato: «Questa è una manifestazione che esalta tradizioni, storia e identità, i migliori veicoli per promuovere la nostra terra, la nostra cultura, e per fare in modo che quante più persone e flussi turistici vengano in Sardegna.
Dobbiamo puntare su questo tipo di attività, la Regione sta investendo moltissimo e riteniamo che questa sia la strada giusta». “Chenamos in carrela” proseguirà con una serie di conferenze sul cibo dal 6 al 9 agosto e poi il 10 si svolgerà la grande cena in piazza.