A Londra un team di ricercatori di The London Psychiatry Centre (TLPC) ha scoperto dei nuovi biomarcatori genetici per il rilevamento dei disturbi dello spettro bipolare
Questa scoperta potrebbe portare allo sviluppo del primissimo test diagnostico di laboratorio nel campo della psichiatria: il test potrebbe divenire disponibile tra soli tre anni. Lo studio verso il primo test sui biomarcatori per il disturbo dello spettro bipolare riporta un altissimo numero di mutazioni nel disturbo bipolare rispetto alla popolazione in generale: esso si può trovare sul Journal of Personalised Medicine, ed è a opera del Dott. Andy Zamar del London Psychiatry Centre e del suo gruppo di ricerca.
Lo studio esegue una valutazione su 199 pazienti in regime ambulatoriale con diagnosi di disturbo bipolare, nei quali sono presenti delle mutazioni nell’attivazione dell’ormone tiroideo e nelle vie di trasporto all’interno e all’esterno del cervello. I risultati hanno mostrato un alto tasso di rilevamento di casi veramente positivi (sensibilità dell’87%). Gli studiosi hanno poi confrontato il campione con 179 pazienti con depressione ricorrente e 152 persone sane, oltre che con 357.000 controlli del National Library of Medicine National Center for Biotechnology Information degli Stati Uniti.
La realizzazione del test prevista entro 24-36 mesi
Il direttore medico di TLPC, Andy Zamar, ha dichiarato: “Siamo molto entusiasti di questi risultati e abbiamo chiesto al King’s College London (KCL) di condurre un ulteriore studio indipendente. Potremmo essere a 24-36 mesi di distanza da un test di laboratorio diagnostico per i disturbi dello spettro bipolare. La diagnosi di disturbo bipolare richiede in media 13 anni nel Regno Unito, anche se la maggior parte delle persone che ne sono affette difficilmente otterrà una diagnosi corretta.
I pazienti prendono spesso antidepressivi, sotto prescrizione del medico, che non fanno che peggiorare la patologia. Auspichiamo che i risultati pubblicati in questo compendio conducano allo sviluppo di un test per i disturbi dello spettro bipolare non solo per consentirne la diagnosi accurata e tempestiva, ma anche per prevenire i danni inflitti ai pazienti da diagnosi e terapie sbagliate”.
Il TLPC ha così inoltrato la domanda di brevetto per il primo potenziale test di laboratorio per i disturbi dello spettro bipolare. Il TLPC è noto per il suo lavoro pionieristico e le sue invenzioni nel campo della psichiatria: ha introdotto molte nuove tecnologie nell’UK e in Europa, inclusa la combinazione di rTMS e ormoni tiroidei nel trattamento dei disturbi dello spettro bipolare.