Ci troviamo negli anni ’60–’70 un periodo storico fondamentale della storia politica italiana. Il Partito comunista italiano è in continua evoluzione
Ci troviamo alla fine degli anni ’60 e all’inizio degli anni ’70 un periodo storico fondamentale della storia politica italiana. Le difficoltà in quegli anni non mancano infatti la Democrazia Cristiana era a capo delle maggiori cariche governativo e continua a essere il partito cardine del paese. La sinistra in continuo conflitto tra Socialisti e Comunisti. E proprio in questi anni vi sono le divisioni dovute alla politica dell’URSS sempre più divisiva e sempre più distante dalle politiche adottate dal Partito Comunista.
La distanza del Partito Comunista Italiano dall’URSS è dettata dai suoi maggiori esponenti del tempo cioè Palmiro Togliatti e il giovane Enrico Berlinguer ormai in ascesa politica. Nel 1968 si svolgono le elezioni politiche. Il 19 maggio la direzione del PC nomina come candidato capolista nel Lazio, Enrico Berlinguer. Il nome di Berlinguer portò grandi consensi al PC con l’aumento di ben 11 seggi rispetto alle elezioni precedenti. In queste elezioni ci fu il crollo del Partito Socialista Unificato.
Nel 1969 nel corso del XII Congresso del Partito Comunista a Bologna il capo è Longo ma è affetto da gravi problemi di salute e ciò porta alla decisione di affiancargli un vice segretario in grado di gestire al meglio il partito. Nel corso del Congresso la direzione del partito dovette scegliere il vice segretario tra due nomi: Enrico Berlinguer e Giorgio Napolitano. La direzione del partito scelse con votazione Enrico Berlinguer.
Lunedì 13 marzo del 1972 Palalido di Milano siamo al XIII Congresso del Partito Comunista Italiano e Enrico Berlinguer presenta la sua relazione introduttiva ottenendo grandi consensi. Alla fine del Congresso il politico sassarese è eletto come Segretario Generale del Partito Comunista Italiano. Luigi Longo viene eletto presidente del PC. Due mesi dopo alle elezioni politiche Enrico Berlinguer venne rieletto come deputato consolidando ancora di più la sua figura. Inizia l’era del migliore , l’era della Segreteria di Enrico Berlinguer.
Nel 1976 Berlinguer esplicita un tema della sua politica di Segretario Generale del Partito Comunista Italiano: rompe con il Partito Comunista sovietico. A Mosca e davanti a 5 mila delegati dei vari Partiti Comunisti Berlinguer parla del valore della democrazia e del pluralismo. In quel discorso sottolinea l’autonomia del PCI dall’URSS e condanna l’interferenza dei sovietici nelle questioni dei partiti socialisti e comunisti degli altri paesi. È l’eurocomunismo.
Progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.