Proiezioni, incontri con autori, esposizioni, il lavoro sul territorio sardo dei nostrani studenti-filmmaker.
Il prestigioso festival cinematografico che si terrà a Martis vedrà la partecipazione di registi rinomati, tra cui Antonello Grimaldi, Paolo Pisanu e Gianni Cesaraccio. Questi illustri ospiti porteranno la loro esperienza e la loro visione artistica, contribuendo a stimolare e ispirare una nuova generazione di registi emergenti.
Durante le residenze artistiche programmate, gli studenti-autori provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, Carrara e Sassari avranno l’opportunità di sperimentare e mettere in pratica le loro abilità creative, lavorando a stretto contatto con i suggestivi paesi e paesaggi dell’Anglona. Questo scambio culturale e territoriale fornirà loro una fonte inesauribile di ispirazione, contribuendo a plasmare e perfezionare la realizzazione di cortometraggi originali e coinvolgenti.
La cornice dell’Anglona diventerà così lo scenario ideale per le opere cinematografiche in fase di produzione. Il territorio stesso diventa non solo fonte di ispirazione, ma anche un vero e proprio set naturale per le registrazioni, consentendo agli studenti di sperimentare il rapporto unico tra cinema e ambiente circostante.
L’organizzazione del festival
L’organizzazione del festival è a cura del comune di Martis, che ha posto l’accento sulla didattica del cinema e sulla stretta connessione con il territorio locale. Questo approccio mira a favorire lo sviluppo dell’arte cinematografica, promuovendo nel contempo la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico dell’Anglona.
Ma il festival non si ferma solo al cinema; offre anche un’ampia vetrina all’arte contemporanea. La mostra ospiterà le opere di tre giovani artisti sardi: Chiara Pazzola, Fabio Canu e Gabriele Belloni. Attraverso fotografie, installazioni e videoinstallazioni, questi talentuosi artisti esprimeranno la loro visione del mondo, condividendo emozioni, pensieri e riflessioni con il pubblico.
L’evento si configura come un’occasione unica per celebrare l’arte e la cultura, creando un ponte tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Gli incontri tra i registi affermati e gli studenti promettenti daranno vita a un crogiolo di creatività, scambio di idee e confronto, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita e collaborazione nel mondo del cinema e delle arti visive.
Allestita negli spazi del museo, “White Flag” titolo dell’esposizione curata da Gavino Puggioni, intende riflettere su aspettative e disagi della generazione Y o Millennials.