Prende avvio oggi 1 agosto il progetto dello “Sportello Mobile 2023”, ideato dalla sezione di Cagliari dell’Unione Ciechi e ipovedenti, che toccherà numerosi Comuni sardi fino a fine dicembre
Le attività dell’Unione ciechi mirano a realizzare uno sportello mobile per raggiungere quante più persone, con disabilità visiva o comunque in condizioni di svantaggio. Tra gli obiettivi del progetto c’è il decentramento dei servizi, l’assistenza nella predisposizione delle numerose pratiche per il riconoscimento dei propri diritti, il supporto fisico e/o psicologico nell’acquisire consapevolezza e autonomia e l’inclusione sociale.
Gli operatori dello Sportello Mobile 2023 potranno recarsi a domicilio da coloro che ne hanno fatto richiesta e saranno comunque presenti nelle sedi ospitanti dal lunedì al venerdì per circa 3 ore. Si comincia da Muravera e Villasalto: da martedì 1 a venerdì 4 agosto, il mezzo mobile stazionerà in via Speranza 68, ospitato dall’associazione Domu Mia. Da lunedì 7 a venerdì 11 si sposterà a Villasalto in piazza Giovanni Paolo II, in collaborazione con l’associazione A.v.r.a. Sono già in programma anche ulteriori appuntamenti a Carbonia, Sanluri, Villasor e Mandas.
Parla la commissaria Simona Trudu
“Lo abbiamo chiamato sportello mobile 2023 perché, per la prima volta, saremo noi con la nostra organizzazione a raggiungere tutti coloro che si trovano in condizione di disabilità visiva, a prescindere dal riconoscimento formale dello status e che, pur avendo bisogno di un sostegno, di aiuto o anche solo di informazioni, non hanno la possibilità di raggiungere la nostra sede o magari non sanno neanche della nostra esistenza”: queste sono state le parole della Commissaria Simona Trudu.
La Trudu continua: “Vogliamo raggiungere anche le persone anziane in condizioni di disabilità visiva, – ha aggiunto la commissaria -, che spesso vivono una condizione di isolamento all’interno di comunità depauperate sempre più dei servizi essenziali. Queste persone possono avere maggiori difficoltà nello svolgimento delle piccole azioni di vita quotidiana e nella gestione delle più comuni attività e, al contempo, sviluppare un deficit di comunicazione, diminuzione dell’indipendenza funzionale (mobilità) e conseguenti sintomi depressivi, fino ad arrivare all’isolamento sociale”.