telescopio galassie

Euclid, arrivano le prime immagini dello spazio profondo

Nitide immagini di galassie a spirale ed ellittiche, su uno sfondo ricco di stelle più o meno brillanti. Arrivano i primi dati di Euclid.

Scie di raggi cosmici irrumpenti come photobomber: queste sono le prime immagini “ipnotiche” inviate a Terra dal telescopio spaziale europeo Euclid. I suoi strumenti, basati su scienza e tecnologia italiane, sono destinati a scoprire i segreti dell’universo oscuro, fatto di una forma della materia e dell’energia che insieme occupano il 95% del cosmo e la cui natura è ancora sconosciuta.

Queste prime immagini del telescopio dell’Agenzia Spaziale Europea non ritraggono l’universo oscuro, ma sono dei test, necessari per mettere a punto gli strumenti. A scattarle sono stati gli spettrometri Vis e Nisp, entrambi realizzati con un importante contributo dell’Italia, con Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Astrofisica e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Nonostante sembri sconfinata, la porzione di cielo sulla quale si è esercitato il telescopio Euclid corrisponde a un’area pari ad appena un quarto della Luna piena.

Il livello di dettaglio raggiunto dai suoi strumenti, il VISible Instrument e il Near Infrared Spectrometer Photometer, è però sufficiente ad accendere altissime aspettative da parte di astronomi e astrofisici di tutto il mondo. «Sono del tutto fiducioso che la squadra di questa missione avrà successo nell’utilizzare Euclid per rivelare il 95% dell’Universo, del quale attualmente conosciamo tanto poco», ha detto il direttore generale dell’Esa Josef Aschbacher. A questa missione da 1,4 miliardi di euro l’Italia collabora anche con numerose università. L’Asi, con Inaf e Infn, guida anche l’Associazione temporanea d’Imprese che ha contribuito agli strumenti. Costruiti in Italia anche il satellite, dalla Thales Alenia Space (Thales-Leonardo), e da Leonardo anche i sensori di navigazione e i pannelli solari, i più grandi mai installati su un veicolo spaziale.

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