Lunedì 7 agosto, nella splendida cornice della piazza Duomo ad Oristano, si terrà uno dei concerti più attesi della XXV edizione del festival Dromos, il concerto di Lady Blackbird
Lunedì 7 agosto, nella cornice della piazza Duomo a Oristano, si terrà uno dei concerti più attesi della XXV edizione del festival Dromos. Il festival è organizzato dall’omonima associazione culturale e si svolgerà fino al 14 agosto. Il festival presenta un ricco cartellone di eventi sotto il titolo “People“. La protagonista di questa serata emozionante sarà la cantante statunitense Lady Blackbird. La sua voce è potente e intensa e insieme alla sua straordinaria interpretazione, ha catturato l’attenzione del pubblico di tutto il mondo. Lady Blackbird si esibirà sul palco di Piazza Duomo a partire dalle ore 22 e il costo del biglietto sarà di 20 euro più prevendita.
Lady Blackbird
Il concerto sarà incentrato sul suo ultimo album, intitolato “Black Acid Soul”, pubblicato nel 2021. Questo lavoro musicale offre un nuovo approccio al genere afroamericano, grazie al caratteristico timbro contralto di Lady Blackbird. L’album molto apprezzato dalla critica e ha ricevuto numerose lodi per la sua originalità e innovazione. Durante il concerto Lady Blackbird sarà accompagnata da una band di talentuosi musicisti, tra cui Christopher Seefried alla chitarra, Kenneth Crouch al pianoforte, Jonathan Flaugher al basso e Rick Montalbano alla batteria. Questa formazione di musicisti contribuirà ad arricchire l’esperienza musicale creando un’atmosfera unica e coinvolgente.
La sua giovane carriera è sbocciata durante la recente pandemia e, nonostante le difficoltà, ha ottenuto un grande successo discografico. Il suo singolo “Blackbird“, pubblicato nel 2020 e diventato la colonna sonora del movimento Black Lives Matter. Questa canzone è un’interpretazione toccante e potente dell’inno per i diritti civili scritto e interpretato da Nina Simone, che ha aperto la strada all’arrivo di una nuova voce nel panorama del jazz globale. Il festival Dromos si avvale del prezioso contributo di numerose istituzioni e sponsor, tra cui il Ministero della Cultura, la Regione Autonoma della Sardegna, la Fondazione di Sardegna, il Banco di Sardegna e molte altre.