Time in Jazz: stasera terza giornata del festival con i concerti di Giovanni Iacovella a Viddalba, Francesco Cavestri a Luogosanto e Unkle Kook ad Arzachena
Alla sua terza giornata, prende quota il fitto programma di Time in Jazz edizione numero trentasei, in calendario fino a mercoledì prossimo (16 agosto) con la sua consueta formula itinerante fra Berchidda e gli altri centri e località del nord Sardegna che partecipano quest’anno al festival.
Ed è proprio in una della località “in decentramento” che si apre la fitta serie di impegni in agenda stasera (giovedì 10 agosto): alle 11, a Viddalba, nei pressi della chiesetta campestre di San Leonardo, è di scena Giovanni Iacovella, batterista (classe 1996) legato ai mondi dell’improvvisazione e della musica elettronica nel loro senso più ampio. Batteria, oggetti sonori e live electronics, gesti, fisici e musicali si intrecciano nella sua performance creando un insieme di tessiture sonore che abbracciano noise iper-cinetico e intricate poliritmie.
I resti del Palazzo di Baldu, nel territorio di Luogosanto, faranno da cornice, alle 18, al concerto di Francesco Cavestri. Classe 2003, il giovane pianista propone un progetto che affianca al repertorio jazz quello dell’hip-hop, muovendosi tra diverse atmosfere musicali: dai brani originali del suo album “Early 17” (uscito l’anno scorso), ad altri appartenenti alla scena hip-hop, new-soul e jazz degli ultimi anni. Con lui due musicisti tra i più promettenti della scena musicale hip-hop ed elettronica: il bassista Riccardo Oliva e il batterista Joe Allotta.
Appuntamento ad Arzachena con gli Unkle Kook
In serata, alle 21.30, la carovana del festival fa tappa ad Arzachena: nel complesso roccioso di Li Conchi, concerto degli Unkle Kook, una band per lo più strumentale che spazia tra surf music, rock psichedelico, rock & roll, punk e calypso. Il gruppo si è formato a Bologna nel 2019 da cinque musicisti provenienti da generi diversi ma con l’interesse comune per la surf music: Andrea Faidutti (chitarra e voce), Giuseppe Calcagno (chitarrae voce), Tommaso Quinci (sax tenore), Fabio Arcifa (basso e voce) e Manuel Franco (batteria e percussioni).
Se la surf music è stata un punto di partenza, non ha determinato un limite per gli Unkle Kook, lasciando spazio a sviluppi spesso sorprendenti rispetto ai canoni di stile. L’ironia e la capacità di non prendersi troppo sul serio sono una caratteristica del gruppo, il cui scopo principale è divertirsi, coinvolgere l’ascoltatore con un linguaggio immediato ma comunque ricco, che contiene diversi livelli di profondità. Una musica a cui è difficile resistere senza ballare, ma che si può anche gustare comodamente seduti, se non sdraiati, magari sotto un cielo stellato.
Torna anche il FestivalBar
Sempre alle 21.30, ma a Berchidda, nuovo appuntamento con il FestivalBar, la vetrina di band e solisti ospitata ogni sera da un diverso bar del paese. Stasera (giovedì) al Jolly Cafè, terza e ultima uscita per Riccardo Moretti con il suo progetto solista TribalNeed: una combinazione sperimentale di sintetizzatori analogici, didgeridoo, percussioni, hang drum, giocattoli per bambini, beat-boxing e loop station.
Al via Time to Children
Oltre agli appuntamenti musicali, spicca nel palinsesto della terza giornata del festival l’inizio delle attività, a Berchidda, di Time to Children, il progetto di educazione musicale dedicato alle bambine e ai bambini in seno al festival: un’iniziativa ideata da Paolo Fresu e dalla violinista e didatta Sonia Peana, con la consulenza di Catia Gori, patrocinata dall’associazione Il Jazz va a Scuola e sviluppata da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna.
Fino a lunedì 14, negli spazi verdi di “Sa colte ‘e s’ Oltijiu”, il giardino accanto a Sa Casara (l’ex caseificio oggi sede dell’associazione Time in Jazz), bambine e bambini, ragazze e ragazzi (ma anche adulti) saranno accompagnati, attraverso laboratori, spettacoli, mostre, alla scoperta della musica jazz e popolare, degli strumenti musicali, della multisensorialità e della musica come condivisione.
Tra laboratori, arte e musica
A guidarli, educatrici e educatori musicali come l’esperta di body percussion Eliana Danzì con il suo laboratorio “La Musica che ho”, e come il musicoterapeuta e rumorista Luca Gambertoglio con la storia sonora “I Cassetti di Elena”; un altro racconto in musica è “Come una Stella”, che vede il gradito ritorno del chitarrista e scrittore Reno Brandoni; anche il teatro entra in scena a Time to Children, con gli attori Paolo Li Volsi e Irene Villa e il laboratorio–spettacolo “Ci sarà una volta…storie di domani”, e con l’immancabile appuntamento di ferragosto con l’attore Giancarlo Biffi e i suoi racconti di Gufo Rosmarino.
Il virtuoso dell’ocarina Fabio Galliani porta poi in dote due laboratori inseriti nel progetto “Musica e Ambiente”, che vede Time to Children rinnovare la collaborazione con La Fondazione Raul Gardini e con Novamont, che hanno provveduto alla realizzazione delle ocarine in mater-Bi utilizzate nei laboratori.
Ancora tanta musica, con la partecipazione di alcuni dei protagonisti del festival, come il gruppo Farafina con il laboratorio “Doum Doum”, il pianista Francesco Cavestri con i suoi parallelismi tra jazz e hip hop, il duo GuerzonCellos dei violoncellisti Enrico e Tiziano Guerzoni; e poi ancora i percorsi de “L’Arte dei bambini” a cura di Maria Abis con i racconti dialogati e animati di Claudia Pupillo.
In esposizione anche due mostre
Ad affiancare la parte laboratoriale, anche due mostre allestite negli spazi di “Sa Casara” che si inaugurate stamattina alle 10 e che si potranno visitare per tutta la durata del festival. Una è “L’arte dei bambini”, nata nell’ambito di un progetto nazionale curato dall’associazione “Dis-ordine” di Ravenna e dall’Associazione Nazionale “Il Jazz va a scuola”, che coinvolge le scuole primarie e dell’infanzia di Berchidda e che le lega a doppio filo alla città di Ravenna.
L’altra mostra propone invece le riproduzioni delle tavole originali di “Crescendo”, il libro illustrato da Alessandro Sanna e musicato da Paolo Fresu, pubblicato da Gallucci in una nuova edizione in uscita proprio i questi giorni: un viaggio per immagini dei nove mesi di gravidanza attraverso tutti i gradi di crescita della pancia della mamma.
Il libro ha una colonna sonora creata da Paolo Fresu che delicatamente ci fa immergere nel liquido amniotico del grembo materno e che accoglierà i visitatori nella mostra, che ha aperto i battenti stamattina alle 10. Tutte le attività di Time to Children sono gratuite, ma occorre prenotare via mail scrivendo a timetochildren@gmail.com.