Rocce Rosse Blues

Nel Paradiso di Dante con il Festival Rocce Rosse Blues a Lanusei

Il Festival Rocce Rosse Blues si tinge di rosso Dante: la rassegna che ha conquistato il cuore del pubblico riapre il sipario sabato 19 agosto per una serata speciale interamente dedicata al Poeta, in un appuntamento che nasce in collaborazione con la Pastorale del Turismo e che celebra il prosieguo dei festeggiamenti del VII centenario.

Rocce Rosse diventa dantesca nella Cattedrale di Santa Maria Maddalena, alle 20.00 il palcoscenico del Festival si sposta in uno dei luoghi più rappresentativi di Lanusei che vedrà in scena le cantiche della Divina Commedia. Sul palco un narratore, l’attore e regista Alessandro Anderloni, e due musicisti, Mauro Palmas al liuto cantabile e Alessandro Foresti all’organo, protagonisti della “Cantata di Paradiso”, lo spettacolo poetico-musicale incentrato sulla terza cantica della Divina Commedia di Dante.

Prodotto dall’associazione culturale Elenaledda Vox e Mare e Miniere, la “Cantata di Paradiso” ha debuttato due anni fa segnando una nuova tappa lungo il sentiero già tracciato da Alessandro Anderloni e Mauro Palmas con il loro collaudato recital “Divino Cammino”, un percorso attraverso la Commedia dantesca.

La cantata di Paradiso

Come in quel precedente, anche la “Cantata di Paradiso” si presenta come un dialogo di parole e musica in cui le une e l’altra ci parlano a livelli di comprensione diversi: il pensiero e l’anima, la razionalità e il cuore; una narrazione da cui scaturisce un’emozione profonda e pacata, un coinvolgimento in cui alla comprensione letterale del testo di Dante si sostituisce un’adesione fiduciosa a ciò che «significar per verba non si poria», perché non è possibile dire con parole umane ciò che è sovrumano. Il Paradiso di Dante è un regno di luce e suono al quale il Poeta ascende con Beatrice fino a giungere alla Candida Rosa dei beati e alla visione di Dio. In questo viaggio, la musica lo accompagna, lo inebria, lo trasumana.

Impegnato da oltre vent’anni in spettacoli e progetti intorno a Dante, Alessandro Anderloni dà voce alla musica del grande poema interpretando a memoria alcuni canti del Paradiso; lo affiancano in scena Mauro Palmas con il suo liuto cantabile, strumento antico, dal suono dolcissimo ed evocativo, a suggerire l’arpeggio di giga a cui Dante paragona la musica del Paradiso nel canto XIV, e Alessandro Foresti a far risuonare con l’organo la molteplice sonorità di quella grande “sinfonia” che è la terza cantica della Divina Commedia.

BIOGRAFIE

Alessandro Anderloni

Autore, regista, attore, Alessandro Anderloni ha iniziato giovanissimo il suo percorso di drammaturgo a Velo Veronese, il paese dei Monti Lessini dove è nato e ancora vive, scrivendo e mettendo in scena dagli anni Novanta a oggi più di cinquanta testi originali. Dopo la Laurea in Lettere si è dedicato alla didattica del teatro e si è specializzato in direzione di coro e composizione di musica per la scena con Bepi De Marzi. Da oltre vent’anni si dedica alla Divina Commedia di Dante Alighieri di cui interpreta a memoria più di trenta canti e ha scritto e portato in scena adattamenti per spettacoli di prosa e di teatro-danza. Protagonista di innumerevoli performance di narrazione musicale, dal suo lungo sodalizio con Mauro Palmas è nato nel 2019 Il Divino Cammino.

Mauro Palmas

Compositore, strumentista, ricercatore, Mauro Palmas ha iniziato la sua carriera a Cagliari collaborando con gruppi di ricerca e recupero storico-critico della musica popolare. Nel 1977 fonda il gruppo Suonofficina che apre la musica tradizionale sarda a incontri e sperimentazioni con le tradizioni musicali di tutto il Mediterraneo. Specializzatosi nello studio dei ritmi del ballo, crea una tecnica che gli consente di applicare il linguaggio delle antiche nodas delle launeddas sulla mandola. Nel 1979 incontra la cantante Elena Ledda, con la quale condivide scelte e progetti che sfociano in un’intensa e fruttuosa attività concertistica e discografica. Al suo attivo, oltre a collaborazioni e incontri con tanti protagonisti della scena musicale internazionale, anche una ricca attività nell’ambito della musica di scena e della composizione di colonne sonore: sue, tra le altre, le musiche per la copia restaurata di “Cainà”, il film girato in Sardegna da Gennaro Righelli nel 1922.

Darfo Boario

Diplomato in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “L. Marenzio” di Darfo Boario Terme, Alessandro Foresti ha collaborato come concertista e compositore con la compagnia teatrale Art’in scena (dal 1990) e con gli Hope Singers (dal 1994); come organista, compositore e direttore della corale Santa Cecilia, cura la proposta musicale liturgica della parrocchia di Tavernola Bergamasca. Fondatore del gruppo Sestotono, con il quale ha interpretato principalmente la musica dell’Est-Europa, è solista e compositore in diversi spettacoli di danza etnica. Collabora da tempo con Mauro Palmas in numerosi progetti musicali.

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