L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di promuovere l’istruzione e la formazione fornendo ai cittadini dei paesi membri le migliori opportunità. Intervista a Matteo Sisto
Il 2022 è stato designato come “l’anno dei giovani” per porre l’attenzione sulle nuove generazioni e sulla costruzione di un’Europa più inclusiva, sostenibile e digitale. Intervista a Matteo Sisto. Le istituzioni di Bruxelles hanno favorito la crescita dei giovani in un ambiente europeo culturale e sociale. Con l’arrivo del 2022, si è compiuto un ulteriore passo per includere coloro che non possono o non desiderano usufruire delle opportunità offerte. La Commissione Europea si impegna a informare e sensibilizzare i ragazzi sulle opportunità offerte dalle istituzioni europee e a promuovere la loro partecipazione alla vita democratica.
Diversi fondi sono stati stanziati per due programmi già dedicati ai giovani, che svolgono il ruolo di coordinamento e sostegno di iniziativa.
Il primo programma è Erasmus+, dedicato all’istruzione, alla formazione e allo sport. Nel corso degli anni, si è ampliato e ha offerto l’opportunità a oltre cinque milioni di giovani di vivere questa esperienza. Erasmus+ offre periodi di stage, studio o lavoro, permettendo ai partecipanti di vivere all’estero e di entrare in contatto con culture diverse, sperimentando un senso di appartenenza all’Unione Europea.
Il Corpo Europeo di Solidarietà permette di fare volontariato all’estero o nel proprio Paese per promuovere la solidarietà e i valori di pace, tolleranza e legalità.
Risultano interessanti i dati riguardanti gli sforzi dell’Unione Europea per la formazione dei giovani. Secondo recenti sondaggi, i ragazzi si sentono liberi di viaggiare, studiare o lavorare e hanno un’opinione positiva dell’UE rispetto alle generazioni passate.