Secondo il Copernicus Climate Change Service (C3S), l’estensione del ghiaccio marino antartico nel luglio 2023 ha toccato nuovi record negativi
Secondo quanto emerge dall’ultimo bollettino di monitoraggio dell’Artico del servizio Ambiente marino (Cmems) – sezione del servizio di gestione delle emergenze (Ems) del programma Ue Copernicus – l’area di ghiaccio artico misura oggi 6.083.320,89 chilometri quadrati. Per una diminuzione di 471.908,38 chilometri quadrati negli ultimi dieci giorni.
Per il Copernicus Climate Change Service (C3S), l’estensione del ghiaccio marino antartico nel luglio 2023 ha toccato nuovi record negativi. Raggiungendo una media di 14 milioni di km quadrati per l’intero mese, ovvero -2,4 milioni di kmq (15%) al di sotto della media 1991-2020 per luglio.
Si tratta, spiegano gli esperti del C3S, “dell’estensione più bassa per luglio all’interno del set di dati satellitari di 45 anni. Con un’anomalia più che doppia rispetto al precedente record di luglio 2022 (7% al di sotto della media)”.
Dai primi giorni di agosto la crescita di ghiaccio marino in Antartide, dove ricordiamo che ora è pieno inverno, ha già iniziato a stabilizzarsi, nonostante i massimi stagionali si raggiungono all’inizio di settembre. Le temperature risultano localmente comunque molto basse, nonostante la crescita si sia stabilizzata. Segnaliamo infatti un valore di -77,9°C alla base italo-francese di Concordia, posta ad un’altitudine di circa 3200m.
I numeri di quest’anno relativi all’estensione del ghiaccio marino sono comunque ampiamente inferiori a quelli dell’anno scorso nello stesso periodo. Addirittura più bassi di 1,73 milioni di chilometri quadrati rispetto al precedente record negativo del 1986. Il 15 agosto l’estensione del ghiaccio marino era di 15,12 milioni di chilometri quadrati in Antartide, ovvero 2,54 milioni di chilometri quadrati in meno rispetto alla media trentennale 1981/2010.
Nel dettaglio l’estensione del ghiaccio marino al 15 agosto risulta particolarmente bassa nel Mare di Ross e nel Mare di Weddell orientale. Dove si notano gli ammanchi più marcati, mentre è in leggera crescita nel Mare di Bellingshausen. Un’estensione leggermente superiore alla media la si registra anche nel Mare di Amundsen e nel Mare di Bellingshausen occidentale.