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Autunno in Barbagia nell’antico borgo dei tenores
Sabato 2 e domenica 3 settembre, taglio del nastro a Bitti, per l’edizione 2023 dell’attesa rassegna turistica, enogastronomica e culturale di Autunno in Barbagia. A dare il via alla grande manifestazione che coinvolge ben 33 paesi della provincia di Nuoro sarà Bitti.
Cultura, tradizioni popolari, artigianato e buon cibo, saranno gli elementi che stimoleranno la visita da parte dei turisti. Un tuffo nell’autenticità dei piccoli centri montani dove ancora integro si conservano le tradizioni popolari, la cultura locale, artigianato e il buon cibo che Bitti ben rappresenta. Tantissime le sono le offerte, come il museo del Canto a Tenore o quello della Civiltà Contadina. L’ultimo per l’occasione ha inoltre scelto di inaugurare una nuova veste attraverso le immagini multimediali accompagnate dalla voce narrante dell’antropologo bittese Bachisio Bandinu.
Le tradizioni sono molteplici come s’isposu vitzichesu, la rassegna di abiti tradizionali, i capolavori dell’arte orafa Sarda, le birre artigianali, sa seata vitzichesa, i pellami sapientemente lavorati, le ceramiche artistiche, la tessitura. I balli tradizionali dei gruppi folk, il canto dei gruppi a Tenore e le note de I Nottambuli, sveleranno l’identità di una comunità e la sua tradizionale accoglienza.
Autunno in barbagia è promosso e organizzato dalla Camera di Commercio di Nuoro e dall’Azienda ASPEN. L’appuntamento da 24 anni accompagna i visitatori alla scoperta del cuore della Sardegna. I trentadue paesi del circuito aprono le “cortes”, i cortili delle tipiche case sarde, e mostrano storia, cultura, enogastronomia e le più autentiche tradizioni della Sardegna ai visitatori.
Bitti
Bitti (Bitzi) è un comune italiano di 2 590 abitanti appartenente alla provincia di Nuoro ed è situato nella subregione storica della Barbagia. Il paese prende il nome dal sardo sa bitta (cerbiatta). Secondo una leggenda, infatti, una cerbiatta venne uccisa da un cacciatore mentre si abbeverava in una fonte, l’attuale fontana de Su Cantaru all’interno del paese. Il fatto viene richiamato anche da una poesia popolare di autore ignoto.
