ll rinascimento cosmetico della Sardegna: bellezza, scienza e sostenibilità. Una analisi sullo stato dell’arte in Sardegna.
Ad Urzulei, Raffaele Bangoni sta sviluppando nuovi prodotti di bellezza per gli amanti dello sport all’aperto, ampliando la gamma di prodotti di Insula, azienda con radici profonde nel Gennargentu e nel Supramonte. Con un diploma in tecniche erboristiche da Urbino, Raffaele ha reso realtà il sogno di sua madre Andreana di creare lozioni e creme solari. Nonostante le sfide di avviare un’impresa nell’Ogliastra interna, Raffaele è soddisfatto della sua scelta.
Mirto, elicriso, ginepro, corbezzolo, achillea millefoglie. Questi profumi della Sardegna stanno conquistando cuori e il valore aggiunto di prodotti completamente naturali è evidente. Circa trenta aziende locali nel settore cosmetico utilizzano erbe, essenze, vinacce e sottoprodotti del Cannonau, olio di lentisco e d’oliva, latte d’asina e miele. La bellezza sarda è in aumento e sta guadagnando riconoscimento a livello globale.
Dalle piccole realtà artgianali alle grandi aziende
Mentre la maggior parte di queste aziende sono piccole realtà artigianali, alcune più grandi si affidano a laboratori esterni per lo sviluppo dei loro prodotti. L‘Icnoderm Srl è un’eccezione, conducendo ricerca e produzione interna sia per il proprio marchio che per altri. Fondata nel 2012, l’azienda collabora con l’Università di Cagliari e istituzioni internazionali.
La nanotecnologia è fondamentale per sfruttare al massimo il potenziale delle risorse naturali dell’isola, tutto nel rispetto dell’ambiente. Recuperare gli scarti agricoli è prioritario, trasformandoli in prodotti di valore. Ad esempio, dalle vinacce si estrae un prezioso estratto, mentre il residuo viene essiccato e polverizzato per creare particelle utilizzate in scrub. Un processo simile è applicato alla polvere di sughero e al caffè esausto.
Per consolidare ulteriormente questo settore in crescita, sono necessarie leggi specifiche per la protezione e la promozione dei prodotti a livello internazionale. Il principale ostacolo attuale è la mancanza di una filiera completa, con difficoltà nella certificazione delle materie prime.
Gianluigi Bacchetta, esperto di flora sarda e docente di Botanica all’Università di Cagliari, suggerisce di concentrarsi sulla produzione di prodotti cosmeceutici e nutraceutici, che offrono vantaggi per la salute oltre alla bellezza. La Sardegna sta dimostrando di essere un’isola di bellezza, salute e sostenibilità, dove la tradizione si fonde con la scienza per creare prodotti di valore che rispettano l’ambiente circostante. Con l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità, la Sardegna sta conquistando sempre più un posto d’onore nel mondo della cosmetica e dei prodotti nutraceutici.