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La nuova onda sarda emerge in “I Giovani Scomparsi”

In Sardegna, una scena musicale sperimentale e innovativa ha fatto la sua comparsa negli anni ’80, lontana dai riflettori nel film “I giovani scomparsi”. 

Questo movimento, ispirato da band britanniche come Joy Division e Cure, è stato recentemente raccontato nel film “I Giovani Scomparsi”. Il film “I Giovani Scomparsi” è diretto da Davide Catinari, un musicista e regista chiave di quel periodo. Il film esplora la sfida di creare musica “fuori dagli schemi” in un’isola tradizionalmente conosciuta per il turismo estivo e il patrimonio storico.

Catinari, fondatore dei Dorian Gray, ha voluto riportare alla luce questa scena musicale quasi dimenticata, evidenziando il periodo cruciale tra il 1979 e il 1989. Quando giovani con grandi sogni hanno cercato di essere contemporanei e innovativi. Il film sta guadagnando riconoscimento internazionale, con selezioni in festival come il Scandinavian International Film Awards e il Glendale International Film Festival.

La scena affrontava molte sfide, tra cui la difficoltà di accedere a dischi delle band di riferimento e la mancanza di spazi per esibirsi. Tuttavia, alcune band hanno raggiunto il successo nazionale, segnando l’evoluzione di questa scena musicale isolana. “I Giovani Scomparsi” è diviso in sei capitoli che tracciano questa progressione, riflettendo il cambiamento generazionale e culturale che ha lasciato un segno indelebile nella Sardegna contemporanea.

Il film “I giovani Scomparsi”

Il significato di creare musica “fuori dagli schemi” in un’isola famosa per il suo mare estivo, i nuraghi e il ballo sardo è ora raccontato in un nuovo film intitolato “I Giovani Scomparsi,” diretto da Davide Catinari. Catinari, un musicista che si è cimentato nella regia, è uno dei pilastri di quella scena musicale che, tra il 1979 e il 1989, era in sintonia con quanto stava accadendo principalmente nel Regno Unito, ma anche nel resto d’Europa e negli Stati Uniti.

In quegli anni, i modelli erano i Joy Division, seguiti da New Order, i Cure e il David Bowie della trilogia berlinese. In Italia, i più noti erano i primi Litfiba e Diaframma mentre in Sardegna, gruppi come Demodé, Crepesuzette, Nice ray, Physique du Role, RosadelleCeneri, Cult of Destiny, Ici on Va Faire, Vapore 36, Polarphoto, Agorà, Weltanschauung, Maniumane, Anonimia, Quartz, Autosuggestion e Femme Publique scommettevano su suoni spesso oscuri della new wave post-punk, del dark e della musica elettronica. Da Cagliari a Sassari, questi artisti non cercavano di riproporre vecchie sonorità, ma piuttosto di essere innovativi, esplorando nuove espressioni musicali mai udite prima.

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