forma e poesia nel jazz 2023 festival

Da mercoledì 13 a Cagliari il 26° festival Forma e Poesia nel Jazz

Cinque serate di musica (e non solo) al Lazzaretto di Sant’Elia con Enrico Rava, Simona Molinari, Stefano Di Battista, Karima e Savana Funk. Appendice domenica 24 alla Tomba dei Giganti di Quartucciu

Ultimi preparativi per l’edizione numero ventisei di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato a Cagliari dall’omonima cooperativa con la direzione artistica di Nicola Spiga, che da mercoledì 13 a domenica 17 farà base al Lazzaretto, il centro culturale nel quartiere Sant’Elia, per cinque, intense serate all’insegna del jazz (e immediati dintorni), con un occhio di riguardo, come sempre, per la scena nazionale; e, accanto ai concerti, vari altri eventi e appuntamenti, a completare un cartellone come al solito fitto e variegato.

Nei suoi cinque lustri di attività, Forma e Poesia nel Jazz ha ospitato tanti protagonisti del panorama jazzistico italiano, come Stefano Bollani, Paolo Fresu, Franco D’Andrea e Fabio Boltro, per citarne alcuni, senza trascurare i più interessanti progetti e talenti isolani. Una formula valida anche per questa ventiseiesima edizione: ecco dunque in arrivo a Cagliari un’autentica icona del jazz nazionale, il trombettista Enrico Rava con il quartetto di Alessandro Lanzoni, le cantanti Simona Molinari, Karima e Camilla Battaglia in duo con Rosa Brunello, il sassofonista Stefano Di Battista col suo quartetto, i Savana Funk e tanti altri.

Il programma di mercoledì 13 settembre

Forma e Poesia nel Jazz numero ventisei prenderà il via mercoledì 13 con una serata a ingresso gratuito (ma con prenotazione su eventbrite.it). A salire per primi sul palco allestito al Lazzaretto di Sant’Elia, alle 20.30, saranno i Dancefloor Stompers: Danilo Salis (chitarre elettriche), Andrea Schirru (organo, pianoforte, synth, tastiere), Gianmarco Diana (basso elettrico), Frank Stara (batteria, percussioni), Silvia Follesa e Marco Cotza (voci). Attiva dal 2009, la formazione cagliaritana è dedita al suono della grande musica per il cinema e la televisione, la library music e il soul Jazz, il rhythm’n’blues e il funk degli anni ’60/’70.

Di sei anni più recente è invece la nascita dei Savana Funk, protagonisti del secondo set della serata. Aldo Betto (chitarra), Blake Franchetto (basso), Youssef Ait Bouazza (batteria), incarnano l’essenza della live band con jam incendiarie, groove irresistibili e un’invidiabile presenza scenica, trovando sul palco la dimensione congeniale per mettere in mostra lo spirito del gruppo di base a Bologna e la sua formula: una commistione di musica africana, funk, blues, rock psichedelico, influenze jazzistiche e melodie forti

Programma di giovedì 14 settembre

Giovedì 14 si comincia (sempre alle 20.30) con i Choro da Ilha, formazione isolana che, come dichiara il nome, ha il suo ambito di riferimento nello choro, un genere raffinato della musica popolare brasiliana, con alcuni degli strumenti tipici e fondamentali della sua tradizione. Un progetto di alto livello tecnico che propone un repertorio di facile fruizione, allegro e coinvolgente attraverso la tromba di Matteo Sedda, il clarinetto di Emilia Mulas, la chitarra a sette corde nelle mani di Christian Ferlito e il ritmo sostenuto dal pandeiro di Federico “Carioca” Unali.

Altre sonorità e atmosfere nella seconda parte della serata: “Morricone Stories” è il progetto (e il titolo dell’album pubblicato nel 2021 dalla Warner Music) con cui Stefano Di Battista – nome di primissimo piano della scena jazzistica internazionale, con una carriera parallela tra Italia e Francia – rende omaggio in chiave jazz al grande compositore e Premio Oscar Ennio Morricone, scomparso tre anni fa, al quale il sassofonista romano (classe 1969) era legato da una sincera amicizia, oltre che da diverse collaborazioni. Con Di Battista ai sax contralto e soprano, saranno sul palco del Lazzaretto Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria.

Programma di venerdì 15 settembre

C’è grande attesa per Simona Molinari, tanto da indurre gli organizzatori a raddoppiare i suoi impegni per venerdì 15, aggiungendo un altro concerto a quello già previsto per la serata. L’apertura in entrambi i casi – primo set alle 19, secondo alle 21 – è affidata a un’altra voce femminile, quella dell’autrice e cantautrice cagliaritana Chiara Effe, classe 1984, vincitrice del premio “Musica Contro le mafie” nel 2017 e del premio Fabrizio De André nel 2018 (doppiamente premiata con la targa del pubblico oltre che della giuria), impegnata a presentare il suo secondo disco, “Via Giardini”.

Nei suoi due set, Simona Molinari spazierà invece dai brani più celebri del suo repertorio a reinterpretazioni personali di alcuni successi del cantautorato italiano, fino ai pezzi contenuti in “Petali”, l’album per cui l’anno scorso ha ricevuto la Targa Tenco come migliore interprete. Ad accompagnare la cantautrice aquilana (ma nata a Napoli nel 1983) sul palco del Lazzaretto ci saranno Claudio Filippini al pianoforte, Egidio Marchitelli alla chitarra, Nicola Di Camillo al basso e Fabio Colella alla batteria.

A chiudere la terza giornata di Forma e Poesia nel Jazz, appuntamento dopoconcerto con i Mambo Django, ensemble cagliaritano che si muove tra jazz manouche, standard degli anni Trenta e Quaranta e il repertorio classico europeo e sudamericano. Sul palco Roberto Boi , Andrea Murru e Samuele Dessi alle chitarre, con Diego Deiana al violino e Andrea Lai al contrabbasso.

Programma di sabato 16 settembre

Serata a tinte rosa anche quella di sabato 16 che si aprirà con il duo formato da Camilla Battaglia (voce e live electronics) e Rosa Brunello (contrabbasso, basso elettrico e live electronics), due artiste che si sono spesso incrociate prima di incontrarsi musicalmente nel 2017 a Berlino. Rilasciato lo scorso aprile, il loro album “A Song Has A Thousand Years” propone un repertorio che non si identifica nella scelta dei singoli brani, canti recuperati dalla memoria, da tradizioni e paesi lontani, ma nell’intenzione che si sprigiona nella performance di questo duo difficile da etichettare.

Il secondo set vedrà sul palco Karima, voce potente e significativa in cui convivono e si esprimono i colori del jazz, del soul, del blues e perfino del gospel. Unica cantante italiana cui Burt Bacharach abbia scritto dei brani (e con il quale ha registrato a Los Angeles il suo primo album), l’artista italo-algerina di natali livornesi è attesa a Cagliari nel segno di “No Filter”, come si intitola il suo album del 2021 in cui ha rivisitato, secondo la sua cifra espressiva, undici grandi successi internazionali, da “Walk on the Wild Side” di Lou Reed a “Tears in Heaven” di Eric Clapton, passando per evergreen di Beatles, Police, Queen e altri big. Ad accompagnare Karima saranno Piero Frassi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria.

Programma di domenica 17 settembre

E sarà ancora una voce femminile a caratterizzare, domenica 17, il concerto di apertura dell’ultima serata del festival al Lazzaretto: quella della cagliaritana Irene Salis (voce, tastiere e live electronics), che insieme a Stefano Casti (basso, contrabbasso, chitarra) e Nicola Vacca (batteria, chitarra, live electronics) si riconosce sotto l’insegna Syncopated City, come si chiama questa nuova formazione isolana nata dall’incontro tra le rispettive affinità e diversità dei suoi componenti, che abbatte consapevolmente gli steccati di genere.

Poi, il gran finale con Enrico Rava, autentica icona del jazz italiano, e il quartetto del pianista fiorentino Alessandro Lanzoni, classe 1992 ma con un curriculum già ragguardevole; con loro saranno sul palco Daniele Germani al sax, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria. Al termine del concerto, Rava otterrà un premio alla carriera, un’iniziativa in collaborazione con l’associazione Event’s Partners che, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, ha dato vita a un progetto di eventi di prestigio internazionale e di un premio speciale alla carriera riservato ai principali protagonisti del mondo della cultura, della musica e dello spettacolo.

Programma di domenica 24 settembre

In appendice del festival, domenica 24 settembre, Forma e Poesia nel Jazz pianta le tende per una mattina alla Tomba di giganti di Is Concias, uno dei siti più rappresentativi del territorio di Quartucciu. Un’immersione sonora nel respiro ancestrale dell’isola, un flusso vitale tra l’arcaico, il sacrale, l’avanguardia e la creazione estemporanea: si presenta così “Indindara”, progetto nato dall‘incontro tra Zoe Pia, clarinettista, launeddista, sperimentatrice e compositrice jazz originaria di Mogoro, e le quattro voci dei Tenores di Orosei “Antoni Milia”, gruppo che vanta uno dei maggiori repertori musicali dell’isola che spazia tra il sacro e il profano.

I suoni delle launeddas e del clarinetto con effetti elettronici, loopstation, campanacci e strumenti tipici delle processioni si uniranno alle straordinarie sonorità delle voci per andare verso nuove risoluzioni acustiche, per respirare un’atmosfera mediterranea, arcaica e arcana, espressa però in un linguaggio vivo.
L’appuntamento, con inizio alle 11, è inserito nel cartellone di “Arrexinis”, progetto promosso dal Comune di Quartucciu per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e archeologico della cittadina dell’area metropolitana di Cagliari e del suo territorio.

About Giulia Pili

Sono una studentessa al secondo anno di Scienze della Comunicazione, appassionata di musica e scrittura.

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