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Aumentano i reati ambientali contro il mare

Secondo il rapporto “Mare Monstrum 2023”, pubblicato da Legambiente, il mare italiano è in pericolo a causa di una crescente ondata di reati ambientali. Il rapporto, basato sui dati del 2022, evidenzia una preoccupante tendenza al peggioramento della situazione lungo le coste italiane.

Nel corso del 2022, sono stati accertati ben 19.530 reati ambientali lungo le coste italiane, segnando un aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Questi reati contro il mare spaziano da violazioni legate al ciclo illegale del cemento, occupazioni di demanio marittimo, cave illegali, fino a illeciti negli appalti per opere pubbliche e abusivismo edilizio. Il ciclo illegale del cemento da solo rappresenta il 52,9% dei reati, totalizzando 10.337 violazioni.

Parallelamente, gli illeciti amministrativi hanno registrato un aumento significativo del 13,1%, raggiungendo la cifra di 44.444. Questi illeciti comprendono violazioni delle norme ambientali e delle regolamentazioni in vigore.

Nonostante l’aumento dei reati ambientali, il rapporto rivela una diminuzione del 4% delle persone denunciate e arrestate nel 2022, mentre i sequestri sono diminuiti del 43,3%. Questo fatto potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo all’efficacia delle azioni repressive contro le illegalità ambientali.

Le Capitanerie di porto e le forze dell’ordine hanno condotto un totale di oltre un milione di controlli nell’anno 2022, registrando un aumento del 31% rispetto all’anno precedente. Questo indica un impegno costante da parte delle autorità per affrontare la questione.

Gli illeciti ambientali non solo minacciano l’ecosistema marino italiano, ma hanno anche un notevole impatto economico. Il rapporto rivela che nel 2022, il valore complessivo dei sequestri e delle sanzioni amministrative è stato di oltre 486 milioni di euro. Tuttavia c’è stata una diminuzione del 22,3% rispetto all’anno precedente.

Il rapporto “Mare Monstrum 2023” sottolinea l’importanza di coinvolgere attivamente le comunità locali e le istituzioni per combattere queste illegalità. Inoltre, chiede l’accelerazione di interventi normativi e di controllo, tra cui la demolizione delle costruzioni abusive sotto la supervisione dei Prefetti e investimenti nei sistemi di depurazione.

Legambiente ricorda l’esempio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, brutalmente ucciso nel 2010 per il suo coraggioso impegno nella tutela del mare e delle coste contro speculazioni e illegalità. La sua memoria serve come richiamo all’importanza di un impegno condiviso per preservare il patrimonio marino italiano.

About Samuele Tosi

Laureando in lingue e comunicazione, appassionato di sport, musica e moda.

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