Due imperdibili serate di proiezioni cinematografiche per Kentzeboghes si terranno il 26 e il 27 settembre presso la suggestiva sala dell’Affresco all’ex convento dei Cappuccini.

Il 26 e 27 settembre a Quartu torna il cinema di Kentzeboghes

Due imperdibili serate di proiezioni cinematografiche per Kentzeboghes si terranno il 26 e il 27 settembre presso la suggestiva sala dell’Affresco all’ex convento dei Cappuccini.

Torna a Quartu Sant’Elena in una due serata la rassegna cinematografica Kentzeboghes. Una due giorni di proiezioni gratuite dedicate al documentario e ai più giovani.

Martedì 26 settembre, alle ore 19, il pubblico potrà immergersi nella realtà del documentario “Guai ai vinti – pane e amianto” di Paolo Carboni. Questo appassionante docufilm narra la toccante storia di una battaglia sociale condotta da un gruppo di coraggiosi operai esposti all’amianto nello stabilimento industriale di Ottana, situato nella provincia di Nuoro. Il film getta una luce diretta sul degrado ambientale causato dall’industria e sulle conseguenze umane e sociali legate alle malattie contratte in quella zona industriale.

Mercoledì 27 settembre, sempre alle ore 19, è la volta dei più giovani, con una serata dedicata interamente a bambini e ragazzi. Saranno proiettati tre cortometraggi di animazione sardi: “Faulas” di Michela Anedda, “L’Albero del riccio” di Chiara Sulis e Juan Carlos Concha, e “Un fenicottero chiamato Tango” di Antonella Arca.

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La programmazione

“Faulas” di Michela Anedda è una serie animata in stop motion che reinventa in modo giocoso e ironico le filastrocche della tradizione popolare sarda, tra cui “Giù con Giuali,” narrato completamente in sardo campidanese.

“L’albero del riccio” si ispira a un racconto tratto dalla celebre lettera scritta da Antonio Gramsci a suo figlio Delio nel 1932. Il cortometraggio racconta una storia avventurosa che coinvolge una famiglia di ricci, dimostrando l’ingegno dei piccoli porcospini.

“Un fenicottero chiamato Tango” di Antonella Arca segue le peripezie di un fenicottero di nome Tango costretto a vivere una vita da Flamenco, il nome spagnolo per i fenicotteri. Questo viaggio cinematografico attraverso la Sardegna e le sue meraviglie naturali ci mostra come il protagonista cerchi di affermare la sua passione e trovare il suo posto nel mondo.

L’ingresso a entrambe le serate è gratuito, grazie al supporto finanziario del Comune di Quartu Sant’Elena nell’ambito del programma “Quartu Estate 2023 – Ripensare la e le città – attività culturali, spettacoli e arte.”

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