Cagliari si prepara al Lucido Festival 2023, la manifestazione teatrale della compagnia LucidoSottile che quest’anno si svolgerà dal 6 all’8 ottobre nel Planetario de L’Unione Sarda
Le tre giornate del festival seguiranno tutte la tematica “Servono uomini… Buoni”, con una programmazione di oltre dieci spettacoli nazionali e internazionali totalmente gratuiti, che si alterneranno a incontri e dibattiti con personalità del mondo della cultura, della società e della scienza, come Enrico Maria Secci, Riccardo Lai, Emanuele Contis, Ilaria Porceddu, Gavino Murgia, Giancarlo Biffi, Elio Turno Arthemalle, Angelo Trofa, Monica Nappo, Aizzah Fatima, Il cerchio degli uomini, Donatella Codonesu, Luca Troja e tanti altri.
Le anteprime del festival
Ad anticipare l’inizio ufficiale del festival ci saranno ben due anteprime: sabato 30 settembre la manifestazione si intreccerà con CagliariTiAmo 2023, sottolineando così la profonda attenzione verso il lavoro nelle periferie. La giornata ha in programma un insolito spettacolo itinerante: 10 mantidi danzanti promuoveranno le iniziative culturali di LucidoSottile spostandosi nelle principali vie di Cagliari: lo spettacolo partirà da Piazza del Carmine alle ore 17.30.
Le coreografie dello spettacolo sono curate dal giovane Luca Massidda, e vedranno protagoniste diverse personalità di grande talento come Michela Laconi, Valentina Puddu, Giulia Vacca, Claudia Floris e Luca Cappai, già protagonisti nella scorsa edizione di CagliariTiAmo. Un’esperienza unica che trasformerà le strade cittadine in un palcoscenico a cielo aperto.
La seconda anteprima si terrà il 5 ottobre alle 18.30 in Piazza San Michele: il festival delle periferie riprenderà con il duo composto dalla cantautrice Ilaria Porceddu e del sassofonista, compositore e sound designer Emanuele Contis. Sebbene la compagnia LucidoSottile non si sia aggiudicata il bando Cagliari dal Vivo di quest’anno, ha deciso comunque di rafforzare il suo impegno relativo al lavoro sul territorio, confermando in tal modo anche la continuità del lavoro svolto l’anno precedente nei quartieri di Pirri, Giorgino, San Michele e IsMirrionis.
Il programma di venerdì 6 ottobre
L’inizio ufficiale dell’edizione 2023 del Lucido Festival è previsto venerdì 6 ottobre alle 19 presso il Planetario de L’Unione Sarda, con le direttrici artistiche Michela Sale Musio e Tiziana Troja che introdurranno il primo appuntamento con Aizzah Fatima, artista internazionale che presenterà “Americanish”, un film/spettacolo in onda su Netflix America da novembre.
Alle 19.30 ci sarà invece la proiezione di “I figli si baciano soltanto quando dormono”, realizzato da Chiara Canale, Chiara Ferretti, Letizia Salerno Pittalis e Giulia Zini. Seguirà un dibattito aperto al pubblico insieme all’autrice e regista Letizia Salerno, con i rappresentanti del Cerchio degli uomini di Torino, Maurizio Carrara, Davide Bertolino, Franco Tozzi e Domenico Matarozzo, che dialogheranno con lo psicologo e psicoterapeuta Enrico Maria Secci e Le Lucide.
Si conclude la giornata alle 21 con “L’uomo che volle esserePeròn”, una produzione orginale Insulae Lab – Primo Centro di produzione della Musica Jazz e della Creatività Artistica delle Isole del Mediterraneo (dell’Associazione Time in Jazz), tratto dall’omonima opera di Giovanni Maria Bellu. Sul palco ci saranno Gavino Murgia (sassofoni, launeddas, voce), Alessandro Lay e Francesca Pani (2 voci recitanti di Cada Die Teatro) e Giancarlo Biffi (regia, Cada Die Teatro).
Il programma di sabato 7 ottobre
La seconda giornata del Lucido Festival verrà inaugurata come al solito dalle Lucide, che presenteranno alle 19 lo spettacolo “C’è una Volta” (liberamente ispirato alle Metamorfosi di Ovidio) di e con Elio Turno Arthemalle e la produzione della Compagnia Teatro Impossibile. “A chiunque, prima o poi, la vita è parsa un garbuglio inestricabile di fatti, emozioni, cause ed effetti. Prima o poi si ha la sensazione di perdere l’orientamento.
È per questo che il genere umano, per legittima difesa verso la complessità dell’esistenza, ha chiesto aiuto ai miti. Molti personaggi della mitologia classica, a conclusione della loro parabola terrena, vengono collocati nella Volta Celeste, diventano costellazioni. Così, le grandi favole evolvono in gioielli luminosi confitti nel buio: astri destinati, ancora una volta, a far da guida a chi si è perduto.”
A seguire andrà in scena “Teresa” della Compagnia Batisfera (ore 19), con l’attore Angelo Trofa che interpreterà la giovane Teresa. “Teresa. Ovvero ciò che il pesce non disse” è una storia di violenza, raccontata indirettamente. La condizione di Teresa sarà dipanata lentamente, seguendo i passi della presa di coscienza della giovane. Nello spettacolo si parlerà anche del soprannaturale, inteso come gli elementi incomprensibili delle nostre esistenze, che generano azioni e conseguenze.
La serata del Lucido Festival terminerà alle 21 al Bflat Club di Cagliari, che ospiterà, insieme alle Lucide e agli altri artisti del festival, i Cattivik, band hard punk’n’roll, con Daniele Puddu alla voce, Luca Veroni e Marco Boi Senes alle chitarre, Giacomo Atzei al basso e Gianni Palmas alla batteria.
Il programma di domenica 8 ottobre
L’ultima giornata del Lucido Festival comincerà alle 10 con il laboratorio fotografico “L’Empatia e lo Sguardo” con Michelangelo Sardo, presso lo studio Fine Art in via Eleonora d’Arborea 61 a Cagliari. Sardo guiderà i partecipanti in un coinvolgente corso breve sulla foto ritratto. Per questo evento è richiesta la prenotazione obbligatoria con posti limitati.
Continuiamo alle 17 con il tour della periferia “Thisis Cagliari”, a opera di Maurizio Loi e le biciclette elettriche di Easycicletta. Loi guiderà il pubblico in un coinvolgente tour delle periferie di IsMirrionis e San Michele tra monumenti e storia urbana, con 15 biciclette elettriche. Anche in questa occasione è necessaria la prenotazione del tour, visti i posti limitati, che partirà da Piazza dell’Unione Sarda previa benedizione Lucida.
Alle 18 saranno nuovamente Le Lucide ad aprire gli appuntamenti serali, che ospiteranno Monica Nappo, attrice di fama Nazionale, con “Meditate gente… Meditate!” dello scrittore Luca Troja. Il lavoro si propone come guida e sostegno per chiunque ritenga di avere difficoltà a meditare. Forniranno dunque sei consigli fondamentali e molte nuove informazioni che arricchiscono e favoriscono l’espressione del proprio potenziale.
Dalla guerra alla musica
Mezzora più tardi, alle 18.30, ci si concentrerà invece sullo spettacolo “Top Game – Frammenti di un pilota di droni” di e con Filippo Salarise, produzione di Artisti Fuori Posto. Come spiega lo stesso Salaris nelle note di regia “Non è semplice trattare la tematica della guerra in teatro o al cinema, il rischio è sempre di cadere in una trita retorica con il rischio di ribadire l’ovvio, cioè che la guerra sia l’attività umana più riprovevole, soprattutto per chi la subisce.
Il monologo si svolge in una serie di frammenti non lineari, con Mav che racconta le sue esperienze in prima persona. Il pubblico viene trascinato in un viaggio emotivo attraverso le sue missioni militari, le sue relazioni personali e la sua lotta per mantenere la sua umanità in mezzo alla brutalità della guerra.”
Il virile del Vinile è il titolo dell’opera in scena alle 19.30, di e con Fabio Marceddu e Antonello Murgia con la produzione della compagnia Teatro Dallarmadio. Il Virile del Vinile, è un abbraccio negato, una cascata che non casca, l’unione di opposti che continuano ad opporsi. Mantiene il tutto, senza apparentemente essere niente. Ed in questa diatriba che sa di disfatta, non ci sono nè vincitori ne vinti ma soltanto cantori “attoranti autorevoli” che cantano e suonano e disincantano, perché dove finiscono le parole inizia la musica.
L’edizione 2023 del Lucido Festival si concluderà definitivamente alle 22 con lo spettacolo Petricore, prodotto da LucidoSottile, scritto, diretto e coreografato da Tiziana Troja, con Riccardo Lai e Michela Sale Musio. Un uomo carcerato per femminicidio dialoga con una assistente sociale. Tra confidenze e aneddoti osceni, la drammaturgia traccia il profilo inquietante di chi sceglie di arrivare alle estreme conseguenze di un amore non corrisposto.