giovanni nonnis

Sgarbi racconta l’arte di Giovanni Nonnis

 Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi racconta l’arte di Giovanni Nonnis il 29 settembre al Teatro Massimo

Vittorio Sgarbi racconta al Teatro Massimo di Cagliari l’artista Giovanni Nonnis il 29 settembre. Cavalli”, i “Guerrieri”, le “Figure” e vivissime nature morte coi vasi di fiori posati su tavolini liquefatti. L’opera tutta di Giovanni Nonnis scorre nelle pagine del catalogo edito da Skira, “L’arte della reinvenzione del mito”, con i testi di Vittorio Sgarbi e nel documentario di Giovanni Columbu,”Il sogno e il mito”. La monografia sarà presentata dal Sottosegretario alla Cultura venerdì 29 settembre alle 18:30 al Teatro Massimo di Cagliari.

Il volume si apre con un “Giardino“, opera del 1950 e si conclude con una tempera su tela con oro in foglia datato 1974. Un anno prima che il valente pittore ancor giovane morisse in un incidente stradale. Giovanni Nonnis nato a Nuoro nel 1929, già da ragazzino palesò un’indole abbastanza irrequieta e decise di arruolarsi volontario nella Marina Militare. L’esperienza si è presto conclusa per Nonnis. Tornò a casa, cominciò a seguire le lezioni di pittura di Francesco Congiu Pes e poi si iscrisse all’Istituto d’Arte di Sassari dove tenne la sua prima mostra personale nel 1948.

Le sue opere sono caratterizzate da un originale sintesi tra tradizione e modernità. Nonnis ha saputo coniugare elementi della tradizione sarda, come i bronzetti nuragici e i motivi tappetici, con un linguaggio moderno e innovativo. Nelle sue opere, Nonnis ha esplorato un’ampia gamma di tematiche, dalla natura morta ai ritratti, dalle figure alle scene mitologiche. Alcune delle sue opere più famose sono le “Crocifissioni“, in cui combina la figura del Cristo crocifisso con un’ambientazione nuragica, e i “Cavalli”, in cui i cavalli sono rappresentati in modo dinamico e vigoroso. L’opera di Nonnis è stata esposta in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero

Scrisse Placido Cherchi «Già allora rivela un segno originale scattante e nervoso». Il matrimonio con Giannina Deledda e la nascita dei figli Cecilia, Pier Paola e Vittorio però non lo trattengono a lungo nell’isola. Nonnis si trasferisce a Milano nel 1960 dove lavora come disegnatore e compie numerosi viaggi come Francia, Spagna, Svizzera, Germania. Nel 1963 Giovanni Nonnis presenta a Olbia e a Nuoro i rivoluzionari monotipi, ossia calchi ottenuti imprimendo sulla carta la pittura su vetro.

«Il suo tonalismo è enigmatico come quello dei tappeti sardi – afferma Sgarbi – il cromatismo araldico è simbolico come quello delle radici bizantine». Le magnifiche Crocefissioni, rappresentate in scene di un affollato Golgota illuminate dall’oro steso sulla masonite sul fianco della montagna, sulla folla. Un’umanissima interpretazione del sacro, in un grafismo tragico e essenziale. Solo il corpo del Cristo è delineato con precisione. Il resto è un raggrupparsi indistinto di testimoni senza volto .

About Ilaria Murgia

Ciao sono Ilaria, una studentessa di giurisprudenza, appassionata di storia e archeologia ma anche di calcio, formula 1 e motogp.

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