Il suono delle pietre di Sciola in un videogioco

Il Suono delle Pietre Sonore di Pinuccio Sciola nell’Universo Videoludico

Un’armoniosa fusione tra l’arte tradizionale sarda con Pinuccio Sciola e il mondo dei videogiochi ha preso vita con il lancio di “Shadow Gambit: The Cursed Crew,” un videogioco di strategia in tempo reale disponibile su PlayStation 5, Windows, Xbox Series X e Series S. Sviluppato e pubblicato dalla rinomata compagnia tedesca Mimimi Games, il gioco trasporta i giocatori nei panni della coraggiosa piratessa Afia Manicato e della sua ciurma della Red Marley, impegnata nell’esplorazione dei misteriosi Caraibi Perduti. Questo arcipelago si rivela popolato da spettrali pirati maledetti, dotati di poteri sovrannaturali.

Tuttavia, il tocco di originalità in questo videogioco giunge inaspettatamente attraverso i suoni delle “pietre sonore” create dall’artista sardo Pinuccio Sciola. La Mimimi Games ha campionato e inserito questi suoni unici all’interno del gioco, nella traccia denominata “The Hold,” con l’esecuzione affidata ad Andrea Granitzio, direttore artistico della programmazione musicale presso la Fondazione Sciola.

Granitzio spiega che il frammento musicale utilizzato nel gioco è stato ottenuto facendo scivolare un archetto di violino sulla superficie di una scultura sonora in calcare nota come “tastiera,” un’opera d’arte creata da Pinuccio Sciola. Questa scelta ha permesso di catturare l’unicità delle pietre sonore di Sciola, capaci di emettere vibrazioni e suoni grazie alla loro lavorazione peculiare.

Chiara Sciola, figlia dell’artista e presidente della Fondazione Sciola, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione internazionale e l’ulteriore diffusione dell’eredità artistica e culturale di suo padre. Questo connubio tra l’arte tradizionale e il mondo digitale dimostra come l’innovazione possa valorizzare e perpetuare la creatività di un maestro. In un mondo in cui l’arte tradizionale e la tecnologia si fondono sempre più spesso, questa iniziativa rappresenta un esempio tangibile di come il patrimonio artistico di una regione possa influenzare e arricchire nuovi mezzi espressivi, aprendo nuovi orizzonti creativi che un tempo erano impensabili.