Dopo approfonditi studi, conferenze, spettacoli teatrali e laboratori, il progetto multidisciplinare “Storie di Naturale Follia” approda sul grande schermo con l’omonimo documentario del regista Nicola Ambu
Il documentario verrà presentato al pubblico domenica 15 ottobre alle ore 21.00 al Cinema Greenwich d’Essai in Via Sassari a Cagliari. Una serata evento che riassume e chiude per il 2023 le innumerevole tappe di un intenso e approfondito lavoro di ricerca sui temi della marginalità, della salute mentale, delle vicende dell’ex manicomio di Villa Clara e dei luoghi che hanno fatto da scenario a queste realtà, fondendo con grande sapienza artistica cronache e documenti d’archivio con i linguaggi del teatro e della creatività.
A completare quindi codici e stili utilizzati per tener viva l’attenzione e la memoria sulle gravose vicende di un passato recente e un presente ancora molto incerto, non poteva mancare il linguaggio cinematografico, testimone oculare in grado di smuovere le coscienze e permettere lo sviluppo di una visione critica della realtà, attraverso l’informazione oggettiva e la sensibilizzazione.
Il ventennale di Impatto Teatro
Un’opera filmica che darà l’opportunità di aprire ancora di più l’accesso ai temi della salute mentale al vasto pubblico, attraverso la proiezione, il dibattito in sala, l’incontro con l’autore, con Karim Galici e con il prezioso apporto di Antonello Zanda, direttore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari, scrittore e critico, coordinati da Roberto Loddo de Il Manifesto Sardo.
Sarà inoltre l’occasione per celebrare il ventennale di Impatto Teatro che nel 2003 debuttava a Roma presso la Cripta San Francesco Saverio con il primo spettacolo “Gabbie Invisibili”, ispirato all’Amleto di Shakespeare.
La trama
Nel documentario “Storie di Naturale Follia” Nicola Ambu si sofferma, con un focus specifico, sullo spettacolo andato in scena a luglio al parco di Monte Claro, per raccontare con le immagini, le parole e le battute dei protagonisti del testo teatrale, i personaggi che vivono ai margini della città o quelli che hanno vissuto dentro il manicomio di Cagliari “Villa Clara”.
Sul grande schermo vedremo quindi, come fantasmagoriche apparizioni, surreali figure al limite dell’immaginazione: il dottor Bosch, un folle convinto di essere un medico che può curare la normalità; l’Autarchica, una donna dal passato travagliato, rifiutata dalla società che ha trovato la salvezza nell’ autoesilio in natura.
E ancora, il Pittore, che vive come un animale e riesce ad esprimersi solo con i colori e il disegno e infine il Dottore, che racconta di come il manicomio si sia trasformato da paradiso ideale a inferno reale davanti ai suoi occhi. La metrica del documentario vede innestarsi sulla trama delle immagini teatrali, il racconto di Karim Galici sull’intera costruzione e sviluppo del progetto che, nell’arco di un anno, ha raccolto intorno a sé la passione e la competenza di tantissime professionalità.
Completano il cortometraggio le interviste a Gisella Trincas, presidente dell’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica, che si apre all’intimo e tragico racconto dell’esperienza della sorella in manicomio e allo psichiatra Alessandro Montisci che traccia uno spaccato storico dell’ospedale psichiatrico prima e dopo la legge Basaglia.
Le dichiarazioni del direttore artistico
Nel lavoro di Nicola Ambu, realtà e trasposizione artistica si intrecciano attraverso personaggi e persone che si muovono nello splendido paesaggio di Monte Claro e la sua Villa, innocenti custodi di una storia ancora tutta da riscattare. “Credo che il progetto Storie di Naturale Follia sia solo all’inizio perché c’è ancora tanto da scoprire e molto da raccontare sul manicomio Villa Clara con le sue 19.046 persone internate che aspettano di fuoriuscire dalle fredde cartelle cliniche per avere l’ascolto che forse non hanno mai avuto.
Inoltre il 2024 sarà l’anno del centenario di Franco Basaglia e per l’occasione abbiamo ricevuto un invito a partecipare con un nuovo spettacolo al Festival Internazionale In/Visible Cities nell’ex manicomio di Gorizia, proprio dove nacque la rivoluzione psichiatrica che ha influenzato la visione di malattia mentale in tutto il mondo” conclude il direttore artistico di Impatto Teatro APS Karim Galici.