Uno dei protagonisti che intende valorizzare un turismo alternativo a quello balneare Carlo Amaduzzi, presidente di Assohotel Confsercenti
Parte il turismo autunnale l’obiettivo: cercare di replicare i dati del 2022. Sono attesi infatti quantomeno 850mila arrivi, previste le visite ai borghi, ma anche itinerari trekking. Ricordiamo tra questi il Selvaggio blu, unico nel suo genere, perché il suo percorso si snoda contemporaneamente tra mare e montagna in uno dei territori più incontaminati del Mediterraneo. Si tratta di 50 km da Santa Maria Navarrese a Cala Gonone.
Nel progetto del 2023 saranno coinvolti settandue Comuni per 800 chilometri complessivi. Si parte dal cammino minerario di Santa Barbara per poi attraversare quello delle “cento torri” da Villasimius a Orosei. Tra i protagonisti che intendono valorizzare un turismo alternatvo a quello balneare Carlo Amaduzzi, presidente di Assohotel Confsercenti. Al centro del suo modo di fare turismo, per far risaltare ad esempio l’entroterra sardo, i percorsi escursionistici attorno ai sentieri e agli itinerari naturalistici. Questo porta a un maggiore investimento sulle infrastrutture.
“In Sardegna si da maggiore importanza al turismo balneare basato soprattutto sulle spiagge e la balneazione -commenta Carlo Amaduzzi-, se poi ci ragioniamo un attimo su quello che abbiamo ci rendiamo conto delle bellezze naturali inestimabili, del valore di una filiera enogastronomica. Inoltre non puntiamo tantissimo sul dare la giusta attenzione agli itinerari trekking come fonte di attrazione turistica”.
“Secondo me, nella stagione autunnale, dovremo fare in modo di mettere in luce attività con la bici e le camminate – conclude-, per attirare un numero cospicuo di turisti nell’entroterra che presenta località incantevoli. Un altro patrimonio culturale nell’Isola sono i nuraghi, le Domu de janas, le tombe dei giganti e i pozzi sacri. Sommando tutte queste cose una persona pensa di essere in uno dei più grandi parchi archeologici presenti a livello europeo”.