Ricerca internazionale presso il LENS, che ha permeso di mappare la porzione del cervello umano preposta al linguaggio
Effettuata la prima mappatura neuronale in alta risoluzione della porzione del cervello umano preposta al linguaggio, l’area di Broca. Ricerca realizzata da un team di ricerca internazionali, fra cui il Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non Lineari (LENS) con sede a Sesto Fiorentino (Firenze). I ricercatori sono afferenti ai dipartimenti di Biologia, Fisica ed Astronomia, Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances.
Il team
Responsabile scientifico per l’unità italiana è Francesco Saverio Pavone. Il team ha creato un atlante cellulare completo della corteccia cerebrale del cervello umano a livello di singola cellula. Hanno utilizzato una combinazione di tecniche avanzate per ricostruire l’architettura cellulare di una regione del lobo frontale del cervello, nota come area di Broca. La comprensione dei tipi di cellule cerebrali e la loro distribuzione spaziale è essenziale per capire come i circuiti neurali generano percezioni e comportamenti complessi. Il cervello umano è un organo estremamente articolato, e per comprenderne la funzionalità è essenziale studiarne la struttura neuronale in dettaglio, visualizzandone la distribuzione.
Il metodo
Il team ha sviluppato un nuovo modo per documentare l’organizzazione cellulare dei neuroni, mantenendo il riferimento spaziale macroscopico del cervello intero. Questo approccio potrà essere applicato perfino a interi emisferi, consentendo in futuro di ottenere informazioni sulla sua intera funzione.
I risultati
Sono stati ottenuti grazie a uno sforzo congiunto a cui hanno partecipato, oltre al LENS, prestigiosi centri di ricerca. Il Dipartimento di Radiologia del Massachusetts General Hospital, Il Dipartimento di Ingegneria Biomedica della Boston University e altri eminenti dipartimenti da tutto il mondo. Avendo ottenuto questi risultati, il team ha ottenuto un finanziamento di circa 4,5 milioni di dollari per un progetto, all’interno del programma americano “BRAIN CONNECTS”. I metodi saranno utilizzati per studiarne la connettività, analizzando le reti neurali e le connessioni che stabiliscono il funzionamento cervello-corpo.