La Rotta dei Fenici approda in Sardegna, a Cabras. Da oggi fino a venerdì 20 ottobre, si svolgerà il XVI Dialogo EuroMediterraneo sulla Rotta dei Fenici – Assemblea Generale Internazionale 2023.
Il sodalizio celebra proprio nella terra dei Giganti di Monte Prama, i 20 anni del riconoscimento dell’Itinerario da parte del Consiglio d’Europa.
Un evento di spessore nel cuore del Sinis che unisce popoli e culture di tre continenti, che è stato fino ad oggi uno straordinario vettore di dialogo e sviluppo culturale, economico e sociale.
L’appuntamento ospitato dalla Fondazione Mont’e Prama, in collaborazione con la Regione Sardegna e il Comune di Cabras, ha ottenuto il patrocinio dei Ministeri Italiani della Cultura, del Turismo, degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
“Siamo lieti di ospitare un evento che segna il percorso dell’uomo nei luoghi che sono stati fondamentali anche per il nostro territorio. La nostra isola e in particolare la penisola del Sinis, è da sempre terra di approdo da parte delle genti del Mediterraneo, creando unione di culture e saperi. La nostra storia è la storia dei popoli che hanno vissuto il mare come strumento di unione, per dare vita a un patrimonio che ancora oggi regala conoscenza e suscita meraviglia” ha affermato il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni.
La rotta dei fenici
La Rotta dei Fenici è il sesto Itinerario riconosciuto dal Consiglio d’Europa, all’interno del Programma omonimo lanciato nel 1987. Quindi uno dei più antichi, capace di ottenere il rinnovo della certificazione per ben sette volte fino ad oggi, a dimostrazione di un grande spirito europeo e mediterraneo, dell’impegno di centinaia di persone che operano all’interno degli enti aderenti alla Rotta o delle organizzazioni che la sostengono, lavorando giorno dopo giorno per valorizzare i propri territori attraverso il patrimonio culturale, materiale e immateriale, che abbiamo ereditato dalle generazioni che si sono succedute in oltre 4000 anni di storia. Tutto questo viene fatto con l’orgoglio di rappresentare il nostro Mediterraneo e l’Europa attraverso le comunità che oggi si riconoscono nei valori della Rotta dei Fenici.